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Elezioni politiche 2022, Confartigianato: "Il nostro manifesto con le proposte ai candidati"

Il gruppo di presidenza della Confartigianato Cesena: "Chiediamo di porre l’artigianato e le micro e piccole imprese al centro degli interventi per rilanciare la competitività"

Un manifesto con le proposte per "costruire un’Italia a misura di 4,4 milioni di artigiani e piccole imprese che danno lavoro a 10,8 milioni di addetti". Questo è il documento che la Confartigianato di Cesena ha inviato a tutte le forze politiche per sollecitare un impegno concreto a rimuovere gli ostacoli che bloccano gli imprenditori e a creare le condizioni per la ripresa economica. “Diffondiamo il manifesto a livello territoriale alle imprese e a tutti gli interlocutori. A chi si candida a guidare il Paese – sottolinea il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena (Daniela Pedduzza, Stefano Ruffilli e Marcello Grassi) – chiediamo un patto di fiducia per realizzare le riforme irrinunciabili per lo sviluppo. Chiediamo di porre l’artigianato e le micro e piccole imprese, che rappresentano il 99,4% del tessuto produttivo e danno lavoro al 64% degli occupati, al centro degli interventi per rilanciare la competitività e di ri-orientare l’attenzione su coloro che hanno dimostrato di saper creare occupazione, benessere economico, coesione sociale".  Nell’agenda delle priorità indicata da Confartigianato spicca anche la richiesta di "un fisco semplice e leggero, visto che oggi cittadini e imprenditori pagano 32,8 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell’Eurozona. Da riformare all’insegna dell’efficienza anche la macchina burocratica, poiché oggi l’Italia è al 24° posto nell’Ue per la qualità dei servizi pubblici e soltanto il 28% delle amministrazioni locali gestisce completamente pratiche on line".

“Il lavoro di qualità - prosegue il Gruppo di Presidenza - è un altro dei punti del Manifesto: diciamo no al salario minimo legale e sì al lavoro di cittadinanza, va ridotto il cuneo fiscale e contributivo sul lavoro e potenziati formazione tecnica e professionale e apprendistato per agevolare il reperimento di manodopera qualificata da parte delle imprese.Sollecitiamo inoltre la riduzione dei costi di elettricità e gas, aumentati del 108% nell’ultimo anno, fissando un tetto europeo al prezzo del gas, con la riforma strutturale della bolletta che escluda gli oneri di sistema impropri pagati dai piccoli imprenditori e sostenendo gli investimenti in energie rinnovabili”.

“Sul fronte della sostenibilità ambientale – conclude il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena - vanno mantenuti gli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici, sciogliendo rapidamente il grave problema dei miliardi di crediti fiscali incagliati legati ai bonus edilizia che mette a rischio la sopravvivenza delle aziende di costruzioni e di 47mila posti di lavoro”. Il Manifesto di Confartigianato punta poi sull’accesso al credito, affinchè sia assicurato sostegno al Fondo di garanzia per le Pmi e a sistemi di garanzia misti pubblico-privati, con una dotazione finanziaria adeguata alle esigenze degli imprenditori in questa difficile e mutevole contingenza economica. Proseguire spediti nell’attuazione del Pnrr è un’altra sollecitazione di Confartigianato con la piena inclusione delle micro e piccole imprese, con bandi improntati alla facile accessibilità. Altrettanto inclusive e accessibili per le piccole imprese dovranno essere le transizioni green e digitale: in proposito chiediamo incentivi semplici e stabili per favorire l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e l’internazionalizzazione delle pmi”.

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