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Elezioni, le risposte a Confagricoltura. La ricetta di Ferrini (Terzo Polo) su siccità, costi dell'energia e lavoro nei campi

Il Presidente di Confagricoltura Carlo Carli, chiede ai candidati del territorio di rispondere a 4 domande sulle soluzioni proposte dalle forze politiche ai problemi dell’agricoltura. Arrivano le soluzioni di Luca Ferrini, candidato con il Terzo Polo di Calenda

Il Presidente di Confagricoltura di Forlì-Cesena e Rimini, Carlo Carli, chiede ai candidati del territorio di rispondere a 4 domande sulle soluzioni proposte dalle forze politiche ai problemi dell’agricoltura. Arrivano le soluzioni di Luca Ferrini, candidato con il Terzo Polo di Calenda nel collegio uninominale di Forlì-Cesena alla Camera dei deputati. "Le filiere zootecniche italiane rappresentano circa la metà del valore dell’agroalimentare, che rappresenta il 15% del PIL nazionale, contribuiscono all’export del Made in Italy, danno occupazione direttamente e indirettamente a centinaia di migliaia di persone, presidiano il 40% del territorio rurale nazionale, contrastano lo spopolamento e il degrado delle “aree interne” e sono custodi di tradizioni culturali e gastronomiche che sarebbe dannoso perdere per l’intera società italiana".

Siccità in aumento

"Nel 2022 si è registrata in Italia una diminuzione di circa il 45% della pioggia e di circa il 70% della neve rispetto alle medie degli ultimi anni. Nei prossimi anni è ragionevole aspettarsi una progressiva riduzione delle precipitazioni (o comunque una loro concentrazione in alcune stagioni). Le nostre proposte hanno l'obiettivo di evitare che l'attuale crisi si possa ripetere".

Recuperare e realizzare nuovi invasi e bacini per trattenere le acque piovane

"In Italia solo l'11,3% dell'acqua piovana viene immagazzinato, sprecando così un potenziale enorme. Il PNRR dedica 2 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture idriche: proponiamo che questi finanziamenti vengano utilizzati per la realizzazione degli invasi. Per l’Emilia-Romagna concordiamo sula priorità assoluta di iniziare rapidamente l’iter per la progettazione e costruzione della diga di Vetto. È inoltre necessario incentivare la pulizia degli invasi esistenti semplificando le disposizioni normative riguardanti la gestione dei detriti".

Ristrutturare la rete idrica per ridurre le perdite (attualmente del 40%)

"Oltre il 40% dell'acqua viene dispersa o sprecata nella rete idrica. Paragonato agli altri Paesi europei questo dato è allarmante. È necessario operare con decisione nella manutenzione delle reti idriche".

Promuovere un piano per il riuso delle acque di depurazione

"In Italia non esiste un piano nazionale per il riuso delle acque di depurazione, nonostante il grande potenziale di questa risorsa: quasi il 30% dell'acqua restituita dai sistemi di depurazione è di buona qualità ma, invece di essere utilizzata, in agricoltura finisce nei fiumi o in mare. Occorre stabilire che le nuove costruzioni edilizie prevedano il riuso delle acque grigie".

Incentivare gli investimenti in sistemi di irrigazione che riducono gli sprechi d’acqua.

"Questa misura è rivolta principalmente agli imprenditori del settore agroalimentare, i quali investono nell'irrigazione di precisione. Essa consente di ridurre gli sprechi ma anche di avere migliori rendimenti, al contempo monitorando le fasi delle colture ed evitando alle piante gli stress da carenza o da sovrabbondanza di acqua. Oltre al sistema di irrigazione goccia a goccia, gli incentivi sarebbero accessibili anche a chi investe nel controllo delle fasi di irrigazione e di micro-irriga- zione digitale e da remoto. In Emilia-Romagna esiste già una forte consapevolezza in proposito, con esperienze all’avanguardia e bisogna procedere con decisione in tale direzione".

Costi energia

"A parte le soluzioni in campo, chiare del programma della Lista Calenda, l’agricoltura ha necessità di rendersi autonoma, o quasi autonoma, dalle fonti di approvvigionamento esterne all’impresa. Per questo pensiamo sia indispensabile: Che l’installazione e l’utilizzo di sistemi fotovoltaici sia favorita sui tetti dei fabbricati rurali (anche al fine di sostituire l'amianto esistente), in territori marginali o attraverso eventualmente sistemi c.d. "agri-voltaici" in grado di consentire lo sfruttamento dei terreni sottostanti per fini agricoli produttivi. Che vadano corrette con rigore le politiche urbanistiche; Che vada ripensato il set-aside non solo nella attuale fase di emergenza Che si investa su una produzione di biometano solo da reflui zootecnici e sottoprodotti/scarti agricoli/agroalimentari".

Lavoro in agricoltura

"I lavoratori extra-comunitari sono ormai fondamentali per la gestione dei lavori agricoli, anche i più qualificati. Bisogna aprire canali regolari e programmati di ingresso. Inoltre è però anche inevitabile comprendere che per sua natura l’agricoltura ha bisogno di strumenti rapidi e  flessibili per l’assunzione di manodopera, reintroducendo il permesso di lavoro temporaneo per ricerca di lavoro e snellendo comunque la burocrazia per il rinnovo dei permessi di soggiorno. Per rispondere alla strutturale carenza di manodopera e alle richieste delle imprese, proponiamo: una proroga di tutti i permessi di soggiorno dei lavoratori extracomunitari attualmente impiegati nel settore agricolo; la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari che attualmente hanno un lavoro; la reintroduzione del permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di lavoro garantito da uno sponsor. Infine, per garantire la flessibilità e la trasparenza contrattuale nelle prestazioni occasionali, proponiamo di ripristinare il sistema dei voucher".

Costi dei concimi e anni da fauna selvatica in eccesso

"Per aumentare la produttività, considerando l’aumento del costo dei fertilizzanti e degli altri costi di produzione che gli agricoltori devono affrontare in questo periodo, prevedere un contributo per l’acquisto di fertilizzanti e dei mezzi tecnici di produzione sotto forma di credito d'imposta che potrà essere ceduto agli intermediari finanziari per aumentare la liquidità a disposizione delle aziende agricole. Serve aprire subito un serio dibattito a livello europeo sulla possibilità di utilizzo delle NBT – New Breeding Techniques. Senza infondati steccati ideologici, occorre sostenere la scienza per accelerare il miglioramento genetico è decisivo per difendere la produttività agricola di fronte ai cambiamenti climatici salvaguardandone, nel contempo, la sostenibilità. Infine, sui danni da fauna selvatica sovrabbondante, occorre attuare rapidamente senza ideologismi preconcetti e con pragmatismo, un programma d’azione, condiviso ed efficace, che preveda interventi puntuali finalizzati a ristabilire un corretto equilibrio della fauna selvatica con le esigenze dell’agricoltura e degli allevamenti, e in particolare un efficace e rapido piano di abbattimento delle specie dannose in palese eccesso".

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