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Gioco d'azzardo, Valletta propone il modello Ravenna: "Ridurre gli orari"

"Quella contro il gioco d'azzardo è per i Comuni una lotta verticale dal basso, dove ogni piccolo passo è un traguardo, dato il comportamento ambiguo dello Stato, l'enorme conflitto di interessi tra monopoli di Stato, sanità pubblica e libero mercato", osserva Valletta

Il candidato sindaco del Movimento Cesena SìAmo Noi, Vittorio Valletta, interviene sulla tematica del gioco d'azzardo, proponendo una serie di iniziative, "anche prendendo spunto da altre amministrazioni che si sono dimostrate coraggiose e hanno deciso di essere in prima linea". Secondo il candidato sindaco è necessaria "Una campagna di prevenzione e corretta informazione che integri tutte le fasce di età, per combattere il riduttivo e ambiguo messaggio “gioca responsabilmente”".

Occorre inserire "limitazioni nell’orario di apertura e chiusura delle sale da gioco". Valletta cita come "esempio confortante" l'ordinanza del Comune di Ravenna, "che ha fissato l’orario dalle 10 alle 24, vincendo il ricorso al Tar su protesta di alcuni gestori". "L’impossibilità di accedere a siti che fanno capo alla categoria “gambling” tramite la Wi-fi messa a disposizione del Comune - chiosa il candidato del Movimento Cesena SìAmo Noi -. Valutiamo che questo potrebbe essere un segnale concreto e di effettivo contrasto.

Secondo Valletta sono necessari "maggiori incentivi economici e reali vantaggi ai Bar e Tabacchi che non hanno slot-machine al loro interno. Pensiamo ad agevolazioni fiscali consistenti". Quindi occorre "arginare la pubblicità dei luoghi e le occasioni di gioco nelle pubbliche affissioni, se questo risulta in contrasto con il libero mercato impegnarsi nel contrasto cercando di avvantaggiare tali attività con pubblicità e visibilità gratuita nelle occasioni pubbliche e nei siti dedicati al Comune". Infine "sostegno ed appoggio al prezioso lavoro dei gruppi di auto-mutuo aiuto ed ai familiari dei giocatori".

"Quella contro il gioco d’azzardo è per i Comuni una lotta verticale dal basso, dove ogni piccolo passo è un traguardo, dato il comportamento ambiguo dello Stato, l’enorme conflitto di interessi tra monopoli di Stato, sanità pubblica e libero mercato", osserva Valletta. "L’Emilia Romagna - ricorda -. si trova al quarto posto in Italia con un fatturato di 8.534 milioni nel 2012 ed una spesa pro-capite tra i maggiorenni della Regione pari a 1.840 euro. I risultati dell'indagine nazionale sul gioco d'azzardo nei minori, promossa dalla Società Italiana Medici Pediatri e dall'Osservatorio Nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza, spiegano che 800.000 bambini e adolescenti italiani fra i 10 e i 17 anni giocano d'azzardo, ovvero il 20%, praticamente uno su 5. I numeri legati al gioco sono decisamente alti. Nella nostra città, come nel resto del paese, le occasioni sono tante e l’offerta sempre in espansione. Una rete di Comuni Virtuosi può dare concreto aiuto sul territorio e proporre al Governo azioni forti di tutela della famiglia e di contrasto alla povertà".

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