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Interviste personali, Capacci: "La nostra lista? Non ha le mani legate. La passione? Il rock acrobatico"

Oggi pubblichiamo la terza intervista “Visti da vicino”, per conoscere sotto una luce diversa i sette candidati a sindaco di Cesena. Parla Luca Capacci (Fondamenta)

Oggi pubblichiamo la terza intervista “Visti da vicino”, per conoscere sotto una luce diversa i sette candidati a sindaco di Cesena. Dopo Claudio Capponcini (Movimento 5 Stelle) e Antonio Barzanti (Casa Pound) è la volta di Luca Capacci (lista di sinistra "Fondamenta"). Anche a Capacci abbiamo chiesto di tirare fuori tre fotografie dal suo album dei ricordi, che spieghino chi è oltre la politica.

Luca Capacci ci parli di lei in breve
"Sono nato a Cesena, ho sempre vissuto in centro storico e quest’anno compirò trentadue anni. Ho una laurea in Architettura conseguita presso il campus di Cesena e ho un Master post laurea in  “Architettura e Museografia per l’Archeologia”. Ho vissuto un anno a Bruxelles durante il progetto Erasmus e circa due anni a Bologna per lavoro. Attualmente sono un architetto libero professionista ed un insegnante, non sono sposato e non ho figli".

Quando è iniziata la passione per la politica? Cos’è per lei politica e da quando la esercita attivamente?
"La politica per me è occuparsi della cosa pubblica e del bene comune (come ricorda Renzo Piano, città e politica hanno la stessa radice “polis”), non per fini propri ma per andare avanti tutte e tutti insieme, senza lasciare indietro nessuno. Seguo l’attualità e la politica sin dalle scuole medie ed ho iniziato a prendere coscienza di cosa voglia dire essere un cittadino attivo e consapevole da quando ho iniziato gli scout a otto anni d’età. Nel 2015 ho poi deciso di impegnarmi direttamente: avevo delle idee su come migliorare alcune cose e allora ho deciso che era ora di iniziare a proporle. Mi sono quindi iscritto a “Possibile” e ora abbiamo costruito “Fondamenta”, che non è la somma di partiti ma un progetto molto più grande".

Intervista a Capponcini (M5S): "I miei riferimenti sono Pertini e il Che"
Intervista a Barzanti (Casa Pound): "Io tra 10 anni? All'opposizione come Lattuca"
Intervista a Valletta (Cesena Siamo Noi): "Sui libri di storia non capiranno la nostra inerzia sul clima"
Intervista a Rossi (centro-destra): "Alternanza, toccasana anche per i nostri avversari"
Intervista a Fabbri (Cesena in Comune): "Io rompiballe? Fiero di esserlo contro i poteri"
Intervista a Lattuca (centro sinistra): "Fare una scelta per una Cesena del domani da lasciare ai nostri figli"

Qual è l’uomo politico che ha ammirato di più negli ultimi 20 anni in Italia? E nel mondo?
"Ci sono diverse persone che ho ammirato ed ammiro. Sto ammirando sempre di più Elly Schlein per quanto riguarda il panorama italiano, e come politico internazionale Bernie Sanders (che ho scoperto relativamente da poco) per la loro lungimiranza, l’energia, l’impegno e la coerenza, sapendosi quindi anche mettere in discussione".

Qual è il fatto storico mondiale che l’ha colpita di più negli ultimi 20 anni?
"Probabilmente la crisi cominciata nel 2008 dalla quale dobbiamo ancora riprenderci. Ciò mi ha reso cosciente della fragilità di un sistema economico e sociale che occorre rimettere in discussione: è una crisi su scala mondiale e che riguarda tutti gli ambiti, economico, sociale, ambientale, dei diritti sociali e civili di tutte le persone; ci sono delle diseguaglianze, ahimè crescenti e palesemente ingiuste. O ci salviamo tutti o, alla fine, non si salverà nessuno".

E’ sbagliato definirla il candidato dei centri sociali?
"Esattamente cosa vuol dire questa definizione? La trovo alquanto banale. Chi afferma questo probabilmente non mi conosce, non ci conosce e non conosce il nostro programma e le nostre idee. Sono il candidato di una lista composta da ragazze e ragazzi giovani che ha delle proposte con uno sguardo lungo per andare avanti tutti insieme, che sa che le questioni sono tutte collegate, che ha la possibilità di mettere in discussione le cose perché non ha “le mani legate”, che vuole cambiare innanzitutto l’approccio culturale verso i temi, il modo di vedere il presente ed interpretare il futuro".

Lei gravita nell’area della sinistra ma perché allora non aggregarsi a Lattuca? E’ troppo poco di sinistra?
"Vorrei aver guadagnato un euro per ogni volta che mi è stata fatta questa domanda! Scherzi a parte, come abbiamo detto anche al candidato sindaco Lattuca in altre occasioni, sono diversi i motivi per cui abbiamo deciso di non unirci al suo partito: per cambiare le cose bisogna farlo concretamente e non dirlo e basta, bisogna sapersi mettersi in discussione pacificamente ed onestamente, bisogna essere liberi di prendere decisioni opposte, se ritenute sbagliate, a quelle dei nostri predecessori o dei nostri compagni di partito. In più abbiamo visioni e proposte differenti su alcuni temi, com’è normale che sia".

Qual è il pensiero che le fa più paura?
"Essere la causa del male di qualcuno".

E’ religioso? Praticante?
"Sono credente ma non praticante attivo".

Come si vede tra 10 anni?
"Felice e con ancora tanta voglia di fare, conoscere, inventare e progettare, viaggiare".

Quali sono le qualità che preferisce in un uomo/donna?
"Quelle che preferisco in tutte le persone: che abbiano degli interessi che coltivano e che li raccontino con la passione, la curiosità, l’intraprendenza e il sorriso".

C’è qualcosa di cui non può fare a meno?
"La ricerca del bello in ogni sua forma e la colazione la mattina".

Tre qualità per definirsi?
"Curioso, appassionato, ironico".

Lei è molto giovane cosa pensa della “rottamazione” in politica?
"Che è un’arma a doppio taglio: da un lato può servire a dare spazio a nuove energie, proposte e persone, dall’altro può essere una scusa per fare della politica e delle idee una questione generazionale. Bernie Sanders smentisce quest’ultimo approccio".

Come trascorre il tempo libero?
"Esco con gli amici, ballo rock’n’roll acrobatico, leggo, viaggio, sto con la mia famiglia".

Come definirebbe i cesenati?
"Siamo persone con un alto potenziale. Dovremmo farci meno la guerra tra di noi e aprirci di più al mondo".

Ha uno slogan, o una frase che l’accompagna nella vita?
“Quando penso di guardare lontano, guarda ancora più lontano! di  Baden Powel".

E una canzone. La colonna sonora della sua vita?
"Ci sarebbero tante canzoni, se dovessi sceglierne una direi “Human” dei The killers”.

Completi la frase: “Il futuro è….”
"Un posto bello in cui vivere, ma dobbiamo costruirlo migliore del presente sin da subito avendo coscienza del passato".

Mi parli di tre momenti importanti della sua vita (quelli relativi alle foto, con una breve descrizione)
"Vorrei dire quando sono nati i miei tre nipoti ma, essendo tutti minorenni, non allegherò foto. Per cui dico che il primo è la laurea, nel 2012. Ho avuto la possibilità di studiare e la fortuna di studiare qualcosa che mi piaceva, che mi ha sempre di più appassionato e che mi ha fatto e mi farà viaggiare. In questa foto sono con i miei nonni (il nonno non c’è più), un grande esempio, insieme agli altri e a tutta la famiglia, di cosa voglia dire fare il bene degli altri in silenzio, del valore del lavoro, del rispetto degli altri, della solidarietà. Il secondo sono i momenti e le esperienze vissute agli scout e con gli scout (la foto è il ritorno dalla Route in bicicletta che abbiamo fatto in Olanda nel 2007) comprese le diverse esperienze di servizio, le persone conosciute e i chilometri percorsi a piedi con lo zaino in spalla. Il terzo è quando ballo rock’n’roll acrobatico o il folk romagnolo, una delle cose che mi liberano la testa da tutti gli altri pensieri".

Dall'album dei ricordi di Luca Capacci

Perché la dovrebbero votare? 
"Perché abbiamo un’idea e un progetto per Cesena che vogliamo realizzare insieme agli altri ragazze e ragazzi e perché abbiamo tanta voglia di fare, di metterci in gioco, di proporre e di lottare per il bene di tutte e tutti".
 

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