rotate-mobile
Politica

Elezioni, continua il valzer dei "faccia a faccia" negati. Di Placido contrattacca

E' diventato il balletto delle elezioni a Cesena: sfide al confronto diretto "faccia a faccia" lanciate agli altri candidati come un guanto di sfida e rifiutate ora per un motivo, ora per l'altro

E' diventato il balletto delle elezioni a Cesena: sfide al confronto diretto ”faccia a faccia” lanciate agli altri candidati come un guanto di sfida e rifiutate ora per un motivo, ora per l'altro. Ha aperto le danze Luca Ferrini (Pri) che nella coalizione che sostiene Gilberto Zoffoli ha lanciato a Natascia Guiduzzi, candidata del M5S, la sfida ad un confronto diretto aperto con tutte le regole che vorranno i grillini. Niente da fare: Guiduzzi rifiuta, il M5S si rapporta direttamente ai cittadini.

Poi Zoffoli stesso, commentando un incontro con Lucchi, chiosa: “Meglio i confronti a due tra le coalizioni con più bacino elettorale”. Luigi Di Placido candidato dei Liberaldemocratici, però, struzzica e provoca, chiedendo un “faccia a faccia” a Zoffoli, a due. Lui però, respinto dalla Guiduzzi, respinge Di Placido: “Il nostro avversario è Paolo Lucchi”.

Ecco ora la risposta di Di Placido: “Il candidato del centro-destra, Gilberto Zoffoli, ha rifiutato la mia proposta di un confronto a due, solo io e lui. Me lo aspettavo: è consigliato da mediocri e probabilmente teme di uscirne con le ossa rotte. Le "motivazioni" ufficiali ("l'avversario politico di queste elezioni amministrative è uno solo: Paolo Lucchi", "vecchia strategia politica per tentare di racimolare qualche voto nel nostro bacino elettorale") sono solo scuse poco originali, che oltretutto dimostrano come non si conoscano neanche i meccanismi politici del voto amministrativo: se il nostro confronto servisse per convincere anche un solo elettore, il ballottaggio sarebbe comunque più vicino”.

“Strano questo centro-destra cesenate: chiede un confronto ai grillini, li accusa di "paraculismo" perché loro rifiutano, e poi a sua volta rifiuta il confronto che noi proponiamo. Idee chiare, non c'è che dire... Parlare di cosa succederà in caso di ballottaggio è inutile se non si creano le condizioni perché ciò si realizzi, e affinché ciò si realizzi occorre che si contribuisca a diffondere le idee quanto più possibile, e a mettere in luce le differenze, che tra noi e Zoffoli sono molte”.

Conclude Di Placido: “Paolo Lucchi, invece, ha accettato: in quella occasione si confronteranno due visioni palesemente distinte e distantissime della nostra città, e si vedrà la differenza tra chi ha il coraggio di metterci la faccia sempre e chi cerca scuse. Una ulteriore conferma del fatto che le alternative a Lucchi non sono tutte uguali, anzi alcune non sono proprio. Per fortuna noi non abbiamo questo problema”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni, continua il valzer dei "faccia a faccia" negati. Di Placido contrattacca

CesenaToday è in caricamento