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Elezioni, l'appello di Forza Italia: "Cesena si lasci alle spalle il post-comunismo"

"Nel programma che abbiamo sottoscritto c'è il futuro di Cesena, città che deve lasciare il post-comunismo per accasarsi in un'area moderata fatta di toni costruttivi e propositivi"

“Cambiare Cesena per superare la crisi. Lo abbiamo ripetuto più volte in questa lunga e appassionata campagna elettorale; non può una città essere governata in modo unilaterale da quasi mezzo secolo; non è solo una questione statistica la nostra è anche una questione soprattutto morale. Per una sana democrazia il potere deve alternarsi, altrimenti si rischia di cadere nell'omologazione”: è l'appello al voto finale di Forza Italia a Cesena.

Continua una nota dei berlusconiani: “E' quanto succede a Cesena; Leo Longanesi affermava " In Italia le rivoluzioni non sono possibili perché siamo tutti parenti"; ecco vorrei che la definizione di quel grande giornalista e aforista potesse essere smentita. Siamo infatti nel pieno di un blocco creativo; un Lucchi che deve rendere conto a tutti, che quando affronta i temi di area vasta deve spesso piegare la capa in virtù del potere che il PD esercita in questa parte di regione”.

“I fatti parlano da soli: sulla sanità diventeremo tutti succubi di Ravenna, spenderemo di più per avere servizi peggiori; sui consorzi di Bonifica, stessa sorte; anche qui Ravenna diventa il baricentro decisionale e buona pace per gli agricoltori di Martorano e dintorni; su Hera, non ci sono parole; un sistema che drena risorse nella bolletta delle famiglie per dare un dividendo poi al Comune che spende in una delle tante poltrone delle oltre 30 partecipate; sulla Fiera Macfrut, non passa anno che qualcuno tenti l'assalto alla diligenza, tentando lo scippo di una Fiera internazionale (ce ne sono solo due al mondo) che non solo registra 20 mila presenza all'anno ma che rappresenta quel legame storico-culturale e soprattutto economico che non possiamo permetterci di perdere”.

“Sono questi solo alcuni esempi del reticolato potere PD in Romagna; dobbiamo svincolarci da queste logiche dove c'è qualcuno che in Regione pensa e qualcuno che a Cesena, per equilibri di partito, è costretto ad applicare. Forza Italia a Cesena, insieme agli altri partiti della coalizione, ha permesso questa alternativa; abbiamo saputo fare un passo indietro perché ci sta a cuore il bene della nostra comunità; potevamo correre da soli, magari mettendo qualche consigliere in più a Palazzo Albornoz, ma non lo abbiamo fatto perché crediamo nell'esigenza di cambiare e se per cambiare serve anche fare un passo indietro ben venga; così abbiamo ragionato sostenendo Gilberto Zoffoli come alternativa non solo al governo PD manche al quel movimento di protesta che a livello nazionale parla di Hitler e si fa guidare da un ex-comico in cerca di un nuovo palcoscenico. Tanto peggio, tanto meglio, non può rappresentare il monito di questa campagna elettorale. Nel programma che abbiamo sottoscritto c'è il futuro di Cesena, città che deve lasciare il post-comunismo per accasarsi in un'area moderata fatta di toni costruttivi e propositivi”, conclude la nota.

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