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Elezioni, Celletti (Lega) si chiede: "In casa Pd c'è continuità o discontinuità"

La candidata della Lega: " Se fosse realistica l’immagine di Cesena presentata da Lucchi perché mai Lattuca dovrebbe sostenere il taglio con il passato?"

"Discontinuità o continuità? Un interrogativo importante in questo scorcio di campagna elettorale a Cesena, quando il candidato Pd della coalizione di sinistra, Enzo Lattuca, ci parla di rottura con la passata gestione politica e amministrativa della città, mentre il sindaco uscente, Paolo Lucchi, in una brochure sui 10 anni del suo mandato, fa intendere come non ci sia soluzione di continuità in casa Pd". Lo dichiara in una nota la candidata della Lega Antonella Celletti.

Secondo l'esponente leghista: "Il problema non è di poco conto. Se fosse realistica l’immagine di Cesena presentata da Lucchi perché mai Lattuca dovrebbe sostenere il taglio con il passato? Qualcosa non quadra. Anche perché parte della Giunta Lucchi si è trasferita sul carro di Lattuca, puntando forse sulla memoria corta degli elettori. Di certo nella brochure non sono citati certi fatti che, forse, Lattuca ha ben in mente. Ne cito solo alcuni molto noti al pubblico, ma forse dimenticati, che hanno provocato danni di immagine oltre a dispersione di risorse correnti o in conto capitale: ‘Valore Città’, con ricadute negative che si attesterebbero su diversi milioni; il ‘caso’ Sapro, con la lettera di patronage; il subentro nel mutuo per lo stadio comunale; piazza della Libertà, con la mancata erogazione del contributo regionale di un milione e mezzo e le evidenti ricadute negative per il centro storico; il ‘caso’ de I Gessi, con un esborso per le casse comunali di 1 milione e 700mila euro (per ora) di risarcimento danni, spese legali e costi di ripristino, e poi il caso ‘Habenas’".

"Per non parlare - conclude Celletti - della denuncia per stalking a Graziano Castiglia, assolto di recente con formula piena, dopo un calvario giudiziario di tre anni".

Sirotti Gaudenzi (Lega): "Cesena vuole voltare pagina"

“Sono le ultime battute elettorali prima del 26 maggio. L’essermi impegnato a sostegno della Lega in questi mesi mi ha permesso di conoscere e ascoltare moltissimi cesenati, residenti in vari quartieri della città. Posso, quindi, riassumere il pensiero di tutte queste persone in un'unica sintetica frase: ‘Cesena chiede un cambiamento’.  Questa richiesta, nella sua toccante semplicità, ci fa comprendere come in questo particolare momento storico le problematiche segnalate da anni, sul nostro territorio, dalla Lega siano esigenze concrete che nostri concittadini, con nomi e cognomi, rappresentano".

"La Lega vuole il cambiamento e vuole lavorare per dare ai cesenati una Cesena che sia prima di tutto più sicura, senza degrado e più amica. Nel nostro programma, che è quello del ‘fare’,  ci sono il rilancio e la riqualificazione dei quartieri e delle singole frazioni; ci sono sostegno e agevolazioni per commercianti e imprese; ci sono il rilancio e la valorizzazione dell’agricoltura. E poi la messa a punto di un nuovo modello di welfare che dia meno assistenzialismo e più servizi alle famiglie. Puntiamo a una città che valorizzi a trecentosessanta gradi l’ambiente, il suo territorio e la cultura, con una maggiore possibilità di lavoro per tutti. Ritengo, infine, che domenica prossima avremo di fronte due scelte: quella di assumerci la responsabilità del nostro futuro e di quello dei nostri figli, scegliendo il cambiamento che è indispensabile, o quella di rimanere bloccati in una situazione di stasi, se non di recessione, guardando al passato. Io non ho dubbi e punto sulla prima scelta, quella coraggiosa che guarda al futuro. Mi auguro che i miei concittadini sappiano decidere con cognizione di causa”. Lo dichiara in una nota Entico Sirotti Gaudenzi, candidato nella lista della Lega.

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