Elezioni, c'è anche 'Alternativa per l'Italia' di Adinolfi e Di Stefano: "Contro i no vax vergognose discriminazioni"
"Dopo due anni di oppressione con restrizioni, obblighi e green pass, l'idea della libertà va rimessa al centro della politica per questo nel simbolo è scritto a chiare lettere 'No green pass'"
Il direttivo del Popolo della Famiglia di Cesena interviene nel dibattito politico in vista delle prossime elezioni nazionali del 25 settembre per illustrare la proposta di Alternativa per l'Italia (Apli), il nuovo simbolo che sancisce l'alleanza del partito di Adinolfi con il movimento Exit di Simone Di Stefano.
"Dopo due anni di oppressione con restrizioni, obblighi e green pass, l'idea della libertà va rimessa al centro della politica per questo nel simbolo è scritto a chiare lettere "No green pass". Alternativa per l'Italia intende archiviare definitivamente la stagione buia delle inaccettabili limitazioni delle libertà costituzionali cui abbiamo assistito nel corso dell'ultima legislatura, con una discriminazione vergognosa nei confronti di alcune categorie di persone additate come "no vax". Contestiamo anche le scelte dissennate di politica estera ed economica del governo - continua il Pdf Cesena - le cui conseguenze ricadono sui bilanci delle famiglie e delle loro imprese. Ora l' unica soluzione è chiudere definitivamente il capitolo della pandemia e uscire dal conflitto in Ucraina, per non rischiare il collasso dell’intero sistema paese. Il programma di Alternativa per l'Italia non è un libro dei sogni, è valoriale e propone soluzioni praticabili e immediatamente attuabili per il Paese: reddito di maternità, per salvare il welfare (sanità, istruzione, previdenza, assistenza) destinato altrimenti a implodere, sostegno all’impresa familiare e difesa dell’imprenditoria nazionale da legislazioni atte a favorire l’azione predatoria delle multinazionali, riforma fiscale del quoziente familiare, libertà scolastica, riforma costituzionale presidenzialista con vertice dell’esecutivo eletto direttamente dal popolo per evitare di avere ancora governi guidati da tecnocrati non eletti, contrasto all’ideologia gender, rifiuto dell’identità digitale che serve al controllo sociale come sperimentato con il green pass e con l’obbligo vaccinale, casa alle coppie giovani sposate, sostegno ad anziani e disabili con aumento immediato a 1.000 euro del minimo pensionistico".
"Ma anche rfiuto della scelta bellicista dettata dalla Nato e attuata dalla Ue, con le relative pesantissime politiche di riarmo - conclude il direttivo Pdf - la capolista al Senato di Apli è una donna della nostra provincia, la forlivese Carla Lodi. Sbarrando il nostro simbolo, gli elettori sceglieranno un'alternativa credibile, ferma nei principi e propositiva per un vero cambiamento".