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Elezioni, Buonguerrieri (Fdi) si presenta a Cesenatico: dal turismo alle baby gang. "Rilanciare i comuni costieri"

“Parlare di Cesenatico vuol dire parlare della costa romagnola, ragionare dello sviluppo di questa località vuol dire mettere a punto un modello di sviluppo per tutto il territorio, ha esordito Buonguerrieri"

Una serata davvero partecipata per la presentazione delle candidate di Fratelli d'Italia alla Camera e al Senato, Alice Buonguerrieri e Marta Farolfi, che si è tenuta lunedì sera all'Hotel Miramare di Cesenatico. Moderate dal coordinatore FdI di Cesenatico Sebastiano Padovan, le due candidate si sono confrontate con il numeroso pubblico presente in sala. Turismo, infrastrutture, rilancio economico, sicurezza, sono solo alcuni dei temi toccati da Alice Buonguerrieri.

“Parlare di Cesenatico vuol dire parlare della costa romagnola, ragionare dello sviluppo di questa località vuol dire mettere a punto un modello di sviluppo per tutto il territorio – ha esordito Buonguerrieri – Davanti a un turismo sempre più mordi e fuggi, davanti a persone che amano viaggiare toccando più località, davanti a imprese che legittimamente vogliono crescere e svilupparsi, è evidente come Cesenatico abbia bisogno di nuove infrastrutture: da quelle viarie, come collegamenti veloci con aeroporti, porti e autostrada, senza dimenticare l'entroterra; alle reti dei servizi, fino alla reti internet veloci. C'è bisogno di implementare queste infrastrutture e di ammodernarle. Da vent'anni si parla della metropolitana di superficie, che creerebbe un sistema costiero romagnolo fondamentale per lo sviluppo turistico, ma il progetto non decolla. Così come tante iniziative private sono affossate dalla burocrazia: sburocratizzare e semplificare, su questo ci impegneremo per liberare quelle energie che in territori come Cesenatico vengono invece smorzate e scoraggiate da quintali di carta da produrre e lunghe procedure. Il Pnrr, poi, prevede risorse straordinarie, ci offre opportunità che in futuro non avremo: un governo con le idee chiare sulle priorità per il Paese e per il territorio è una garanzia rispetto a un esecutivo arcobaleno che già in passato ha dimostrato di saper solo disperdere risorse importantissime”.

Buonguerrieri ha ricordato che in un territorio che fa del turismo la sua bandiera, il recupero di aree urbane dismesse – come la Ex Nuit e la zona colonie a Cesenatico – deve essere una priorità. Ma sul turismo rivierasco c'è la questione delle concessioni. “La Bolkestein è una diretta europea che non doveva essere applicata alle concessioni demaniali balneari e per più di un motivo. Il primo? Beh, lo dice lo stesso Bolkestein”, ha ricordato l'unica romagnola candidata alla Camera per Fratelli d'Italia. “Eppure trentamila aziende italiane sono state letteralmente espropriate da un giorno all'altro dopo aver investito confidando sulla parola dello Stato, che aveva inizialmente prorogato le concessioni al 2033 salvo poi ritornare sui propri passi e inserire la messa a gara delle stesse nel Ddl concorrenza. Noi ci siamo sempre battuti contro questo scenario per preservare la continuità di un settore strategico: in difesa delle imprese italiane e degli interessi del Paese. Quando saremo al governo impugneremo il provvedimento e sospenderemo le aste”.

Nei confronti avuti in questa prima parte di campagna elettorale c'è un tema ricorrente che le persone fanno presente ad Alice Buonguerrieri: la sicurezza. “Nei comuni costieri notiamo un aumento dei casi di baby, gang, scippi, furti, episodi violenti – ha evidenziato – Ci impegneremo per implementare il personale di polizia e la strumentazione che attiene alla sicurezza, come la videosorveglianza. Ribadiamo la necessità di un blocco navale per contenere l'immigrazione irregolare”.

Territori più sicuri sono territori più ospitali anche per le imprese. “Diciamo basta all'Italia dei bonus, vogliamo una Nazione che abbia una visione strategica su un vero sviluppo industriale, che purtroppo manca da tempo. Basta al bieco assistenzialismo: siamo o no una Repubblica democratica fondata sul lavoro? E quindi stop a questo reddito di cittadinanza: siamo per un'Italia in cui conta il merito e non la tessera di partito, che non vede come nemico colui che crea ricchezza e posti di lavoro, ma l'impresa è una risorsa da valorizzare”.

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