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Elezioni, Biguzzi (Lega): "Per il centro-destra risultato storico, il Pd non può vivere di rendita. Noi insoddisfatti, ma pronti a ripartire"

“Il centrodestra in Emilia-Romagna ha conseguito un risultato storico facendo vacillare le consolidate certezze della sinistra e, in particolare, del Pd", l'analisi del voto della Lega di Cesena

“Il centrodestra in Emilia-Romagna ha conseguito un risultato storico facendo vacillare le consolidate certezze della sinistra e, in particolare, del Pd. Come segretario della sezione della Lega di Cesena intendo subito congratularmi con i candidati del centrodestra che hanno sbaragliato i loro diretti avversari. Menziono, in particolare, quelli che conosco personalmente Jacopo Morrone e Alice Buonguerrieri. Il primo, segretario della Lega Romagna, ha soverchiato nel collegio della Camera di Rimini l’avversario Andrea Gnassi, ex sindaco della città, staccandolo di oltre otto punti, un risultato non scontato e per questo ancora più clamoroso. La seconda, coordinatrice provinciale di Forlì/Cesena di Fdi, ha espugnato la roccaforte ravennate per una manciata di voti, un po’ come vincere un derby al 93’. Altra bocciatura eccellente per il Pd, giusto ricordarla, quella di Massimo Bulbi in competizione con la candidata di Forza Italia. Dunque, tutte le amministrazioni sono da oggi contendibili, nessuna forza politica, neppure quella con il potere più radicato e uno zoccolo duro di elettori, può pensare di vivere di antiche rendite”.  Così in una nota Fabio Biguzzi, segretario della sezione della Lega di Cesena.

“Mi riferisco al Pd locale che tenta di minimizzare e di dissimulare nonostante abbia perso per strada qualcosa come il 10% dei voti. Certamente una parte di responsabilità per i consensi persi dal Pd è da attribuire all’assessore repubblicano Luca Ferrini, candidato per Azione, il cosiddetto Terzo Polo che piuttosto che intercettare voti dal centro destra, li ha invece sottratti in gran parte al Pd. Che un assessore, dopo aver corso per una forza politica antagonista a quelle della propria giunta, rimanga tranquillamente a farne parte è un compromesso di difficile comprensione. Incredibile che tutto passi sotto silenzio e che, almeno all’apparenza, non emergano frizioni all’interno della Giunta, che si è voluta autodefinire coesa, mentre non si comprende quale sia il collante che la tiene unita. 
La coalizione di centrodestra ha il vento in poppa. Non nascondo che il risultato della Lega non sia soddisfacente, anche se, in parte, era nelle previsioni. L’aver aderito al Governo Draghi di unità nazionale ci ha certamente penalizzato anche se la nostra presenza, pur sofferta, è servita ad arginare Pd, sinistra e M5s. I nostri sforzi, tuttavia, non sono stati percepiti a sufficienza dall’elettorato. Evidente, quindi, il significativo travaso di voti dalla Lega a FdI che è rimasta all’opposizione. Ma la Lega è salda, organizzata, motivata e soprattutto ha una classe di amministratori di grande esperienza e competenza. Come non ci esaltiamo quando i consensi sono alti, così non siamo turbati quando si abbassano. Ne prendiamo atto e siamo già pronti a ripartire puntando a rafforzare la coalizione perché l’ottimo risultato di squadra delle elezioni politiche si possa ripetere anche alle prossime amministrative”.

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