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Elezioni, la ricetta di Buda: "Condhotel al posto delle vecchie colonie, più dialogo coi privati e una Cesenatico più pulita"

Dopo aver ricompattato il centrodestra il candidato sindaco illustra la sua 'ricetta' per una Cesenatico in cui "i cittadini hanno vissuto 5 anni in cui la politica si è chiusa nel Palazzo"

Le elezioni amministrative si avvicinano (3 e 4 ottobre) e Roberto Buda lancia la sfida a Matteo Gozzoli per ritornare primo cittadino di Cesenatico. Nel 2016 fu Gozzoli a spuntarla al ballottaggio ma Buda correva da solo dopo la plateale rottura con Lega, Forza Italia e Fratelli d'italia. Dopo aver ricompattato il centrodestra il candidato sindaco illustra la sua 'ricetta' per una Cesenatico in cui "i cittadini hanno vissuto 5 anni in cui la politica si è chiusa nel Palazzo. Di fronte all'appello di tanti non potevo tirarmi indietro".

Buda, perchè ha deciso di ricandidarsi dopo la sconfitta del 2016, e dopo il finale traumatico di sindacatura?

Vorrei sottolineare che la mia amministrazione conclusa con un commissariamento, non ha avuto questo epilogo per il fallimento del Comune, i bilanci comunali erano in regola, il Commissario arrivato a Cesenatico ha approvato il bilancio uguale al nostro. I motivi sono stati esclusivamente politici, alcuni consiglieri che mi avevano sostenuto, nell'ultimo mese hanno deciso di votarmi contro, e alle successive elezioni non mi hanno sostenuto. Questi ultimi non sono attualmente candidati in liste che mi sostengono. Mi candido perchè quando hanno saputo che stavo valutando questa possibilità, in tanti mi hanno chiamato e mi hanno chiesto di impegnarmi nuovamente. I cittadini hanno vissuto 5 anni in cui la politica si è chiusa nel Palazzo. Di fronte a questo appello non potevo tirarmi indietro.

In caso di successo alle urne, cosa farebbe per Cesenatico nei primi 100 giorni?

Farei 3 cose, in primis far ripartire il cantiere della scuola di viale Torino, in modo che quella scuola di cui Cesenatico ha tanto bisogno, possa essere finita presto. Poi metterei in atto una riorganizzazione del Palazzo del Turismo per farlo tornare ad essere un luogo dove pubblico e privato insieme programmino la promocommercializzazione di Cesenatico e gli eventi. Come terza cosa metterei subito in cantiere la revisione del Pug, accogliendo subito la possibilità di fare i condhotel per le colonie dismesse. Attualmente non è possibile questa riqualificazione perchè ci sono norme troppo restrittive. I condhotel sono delle strutture previste dalla legge regionale e statale che prevedono la realizzazione, in una colonia chiusa, di nuove strutture composte fino a un massimo del 40% da appartamenti turistici e per il 60% da hotel

L'intervista a Matteo Gozzoli

Come vede la Cesenatico del futuro?

Nei prossimi anni spero che Cesenatico sia più viva, serve un rinnovato rapporto tra pubblico e privato. Vorrei una città più ricca di servizi diffusi, vorremmo dotare gli spazi pubblici di nuovi servizi per la cittadinanza, ma in particolare per i turisti dei piccoli alberghi. Penso a delle navette per girare la città. Vorrei una Cesenatico più pulita e ordinata, quindi più bella, nessuno vuole più vedere i rifiuti che abbiamo visto questa estate, fuori dai cassonetti. Infine vorrei una Cesenatico più sicura, senza risse e baby gang

Quali sono i punti chiave del suo programma?

Il nostro è un programma corposo, 4 le cose che sottolineo. Bisogna stare vicino alle imprese, perchè stanno faticando. Serve una riduzione della burocrazia e un abbattimento dell'Imu che da troppi anni è al massimo. Un altro punto importante, ripeto, riguarda i condhotel, è lo strumento ideale per la riqualificazione delle colonie chiuse. Sappiamo che esistono già dei progetti pensati ad hoc da parte dei privati. Terzo punto è la Vena Mazzarini, vogliamo riqualificarla con un porticciolo che possa contenere le case galleggianti. Il turista che viene deve trovarsi in un luogo magico, e magari poter dormire in una stanza galleggiante. Ultimo punto riguarda i forti dubbi che abbiamo sul nuovo Pug per quanto riguarda il forese, con queste regole non si potrà fare più nulla, mentre noi vogliamo frazioni vive, in cui la gente non sia costretta ad andarsene

Quali sono i principali problemi di Cesenatico?

Cesenatico ha diversi problemi, in molti ci dicono che in questi 5 anni è mancato il dialogo tra pubblica amministrazione e privati. Un altro problema è quello della sicurezza, negli anni avevamo messo in atto la lotta all'abusivismo commerciale con un'unità anti-degrado. Negli ultimi tempi abbiamo visto meno Polizia nelle strade, il Posto di Polizia è stato ridotto ai minimi termini. C'è poi il problema rifiuti visti spesso fuori dai cassonetti maleodoranti, serve un servizio più puntuale nel periodo estivo. Poi permane il problema delle colonie degradate che non possono più essere così, ed infine mi è stata segnalata la vergogna dell'area diamanti, un gioiellino che si trova in piena zona turistica, ho visto la piscina con i rifiuti all'interno

Come si affronta il problema sicurezza che si presenta puntuale ogni estate?

Il problema della sicurezza si può affronare in primis con una maggiore presenza delle forze dell'ordine. Le altre soluzioni sono un palliativo, la gente si sente più sicura quando vede più forze dell'ordine in città, che possono inoltre intervenire in modo più rapido. Si può assumere più agenti della Polizia locale, e questo può farlo il Comune. Infine si può insistere con gli organi competenti affinché mandino più rinforzi e per un periodo maggiore in estate. Si può aumentare il numero delle telecamere, ma vanno usate in modo intelligente, vanno bene anche la maggiore illuminazione e il controllo del vicinato, sono cose utili che implementeremo

Qual è lo stato di salute del turismo a Cesenatico? E come si può sostenere il settore?

La gente dopo la pandemia ha voglia di relax e svago, cose che possono essere offerte da una città turistica come Cesenatico. In questi anni, in base al parere degli operatori turistici, la promocommercializzazione di Cesenatico è stata inadeguata. Il Palazzo del turismo ora è un luogo dove le persone vanno solo a chiedere informazioni. Deve tornare ad essere un luogo dove settimanalmente operatori turistici e rappresentanti delle categorie economiche del settore si incontrano con l'amministrazione comunale ed insieme raccolgono e sviluppano idee. Inoltre gli albergatori devono avere la possibilità di riqualificare le strutture senza troppi vincoli burocratici. Il Pug attuale non sfrutta in pieno questa possibilità.

Si preannuncia un altro autunno influenzato dal Covid, come aiutare i commercianti in sofferenza?

L'incertezza del Covid pende purtroppo come una spada di Damocle, speriamo si arrivi a percentuali di vaccinati molto alte. Bisogna sostenere il commercio in particolare nel centro storico, la situazione è diventata drammatica con l'avvento dell'iper, dei supermercati, poi il Covid e il boom del commercio online. E' necessario ridurre l'Imu per dare respiro ai commercianti, bisogna fissare la prima ora di sosta gratuita per invogliare le persone a venire dal forese o dai comuni vicini. Poi vogliamo dare l'occupazione del suolo pubblico annuale ai ristoratori, per installare i gazebo ed avere anche in inverno un Porto canale frequentato dove la gente venga a mangiare. Questo può ovviamente portare beneficio anche ai negozi. Infine bisogna fare più eventi diffusi gratuiti in tutta la città e anche fuori stagione, penso al nostro Santa Claus Village

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