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Elezioni, il Pri sposa il progetto di Lattuca. Stoccata a Cesena SiAmo Noi: "Diffidenti nei partiti tradizionali"

"Le nostre prospettive per il futuro di Cesena - continua il segretario - formulate per tempo durante il congresso di Consociazione dello scorso ottobre coincidono all'80% con quelle di “Immagina Cesena” di Enzo Lattuca"

Presentata la proposta programmatica-politica del Partito Repubblicano Italiano di Cesena per le elezioni amministrative di maggio. Parcheggi, viabilità, sanità, welfare, casa, città metropolitana, cultura, questi gli assi principali. "I Repubblicani di Cesena non hanno avuto bisogno di adattare il loro programma agli alleati - dice il segretario comunale dell'edera Romano Fabbri - bensì hanno confrontato il loro con quello degli altri e hanno deciso le all' alleanze".

"Le nostre prospettive per il futuro di Cesena - continua il segretario - formulate per tempo durante il congresso di Consociazione dello scorso ottobre coincidono all'80% con quelle di “Immagina Cesena” di Enzo Lattuca che è quindi il nostro candidato sindaco". Per arrivare a Enzo Lattuca i Repubblicani hanno colloquiato con tutte le liste civiche, escludendo in base ai risultati del congresso populisti e sovranisti, "nell'ottica di arrivare ad istituire il loro sogno che è quello del polo laico, purtroppo non è stato possibile portare avanti il progetto".

"Addirittura - continua Fabbri - abbiamo avuto sentore di una certa diffidenza e non gradimento da parte di Cesena Siamo Noi nei confronti dei partiti tradizionali. Noi invece siamo orgogliosi di quello che siamo e non intendiamo rinnegare, oppure mettere da parte tre secoli di storia al servizio dell'Italia". Una adesione completa quindi a “Immagina Cesena”, partendo da un programma minuzioso stilato dall'edera molto tempo fa e, se si vuole, portato avanti con coerenza fin da quando si è consumato il rapporto con i rappresentati della lista civica "Libera Cesena" alla quale, dopo una alleanza entusiasta, si è sostituita una certa freddezza.

Molti sono gli aspetti programmatici portati avanti dai repubblicani che li vedono protagonisti di un nuovo modo di vedere la città e la sua evoluzione non solo nel corso dei prossimi anni, bensì proiettato in un futuro lontano. "Non siamo qui a raccattare voti per l'imminente - continua Renato Lelli, segretario regionale dell'edera -, come i populisti e i sovranisti che promettono tutto e di più senza preoccuparsi che non ci sono i presupposti per poter realizzare, ma lo si fa solo in prospettive delle elezioni europee. Noi abbiamo una tradizione da confermare, seppur poveri di numeri elettorali sappiamo affrontare le problematiche e renderci conto di cosa è possibile fare e cosa no".

Obiettivo fondamentale dei repubblicani è "una netta discontinuità con questa amministrazione, autoreferenziale e molto lontana dalle effettive necessità della città. Preponderante, per poter dare sollievo al centro e per rivitalizzarlo è il piano parcheggi". Il centro cesenate, per l'edera, "deve essere fruibile per tutti e la possibilità di raggiungerlo in auto diventa fondamentale. I parcheggi sono necessari, pertanto una priorità dovrà essere quella di fornire Cesena della possibilità di un aumento corposo dei posti auto ampliando i parcheggi esistenti e creandone altri al pari di tante altre città europee e italiane".

Un problema moto sentito sono le “nuove poverta'”, "quelle che si sono generate all'indomani della crisi commerciale che ha colpito il paese. I nuovi poveri, attentamente analizzati da Diego Angeloni nel suo volumetto “Te lo do' io il barbone”, è un nuovo tipo di indigente che si nasconde, invece di emergere. Vergogna e senso della dignità spingono molti a gesti anche irreparabili, per essi si deve studiare un percorso di recupero e di inclusione. Assistere ed reintrodurre nel processo produttivo costano meno che l'assistenza. Altro punto qualificante è la Sanità in vista anche del nuovo ospedale, che deve essere in grado di fare rete con le altre città romagnole in un'ottica che superi i campanilismi, ma punti ad una effettiva qualità sempre più perfettibile".

"La casa è un problema non indifferente specie per le coppie giovani, una risposta non può essere il Quartiere Novello, ma una sua rivisitazione in funzione più economica perchè proporre affitti a cinquecento euro mensili non è una via percorribile di aiuto. Inoltre gli oltre duemila appartamenti invenduti vedono la necessità di ridiscutere la possibilità di aprire linee di credito con le banche". Ultimo, ma non per questo secondario, "la visione di una Città Metropolitana che veda collegata Cesena con tutte le altre località romagnole in modo da integrare aspetti sociali – politici – amministrati- turistici ed attrattivi". 

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