E45 e contributi a fondo perduto, nella Valle del Savio si rischia la beffa. Fdi: “Noi al fianco degli imprenditori"
“Siamo dalla parte delle imprese della Valle del Savio e di tutto il comprensorio cesenate: sui contributi a fondo perduto si rischia la beffa"
“Siamo dalla parte delle imprese della Valle del Savio e di tutto il comprensorio cesenate: sui contributi a fondo perduto si rischia la beffa, ci impegneremo perché si esca da una situazione paradossale”. A segnalarlo è Alice Buonguerrieri, vice commissario provinciale a Forlì-Cesena e commissario comunale a Cesena di Fratelli d’Italia, insieme al coordinatore Valle del Savio Cesare Polidori e al consigliere comunale di Mercato Saraceno Nicholas Pellegrini. Il riferimento è al testo che regolamenta i contributi, che dovrebbe essere portato in Consiglio dei ministri la prossima settimana e che prevede aiuti da mille a 150mila euro per le partite Iva che dimostrino una riduzione del fatturato fino al 33% nel periodo gennaio-febbraio 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019.
“Il problema – spiegano Buonguerrieri, Polidori e Pellegrini – risiede proprio nell’intervallo temporale da prendere in considerazione per la certificazione del calo di fatturato. Nei mesi di gennaio e febbraio di due anni fa le aziende della Valle del Savio hanno fatto i conti con le conseguenze della chiusura del viadotto Puleto sulla E45, registrando quindi una diminuzione del giro d’affari. Condividiamo l’allarme di Cna e stiamo ricevendo diverse segnalazioni da parte di imprenditori sul tema: il periodo gennaio-febbraio 2019 è ‘viziato’ dalla chiusura del Puleto, motivo per cui per le aziende sarà difficile certificare un calo del fatturato, essendo stato preso come termine di paragone un periodo di contrazione degli affari e, di conseguenza, sarà problematico l’accesso ai fondi. Si tratta di un paradosso che va risolto con urgenza, perché le imprese della vallata e non solo rischiano una seconda mazzata dopo l’esclusione dagli indennizzi, stanziati proprio per la chiusura del Puleto, delle imprese che non hanno chiuso l’attività ma hanno resistito tenendo aperto. Sull’estensione di questi contributi stiamo portando avanti una battaglia a Roma e lo stesso faremo per gli aiuti a fondo perduto: Fratelli d’Italia è pronta a presentare un’interrogazione regionale per chiedere se e come la Regione intenda adoperarsi per difendere le aziende del territorio e, se necessario, ricorrerà anche a un’interrogazione parlamentare per uscire dall’impasse. Anche in questo caso ci facciamo carico del problema – spiegano Buonguerrieri, Polidori e Pellegrini – con l’obiettivo di risolverlo per il bene delle aziende”.