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Il Dpcm sospende i circoli ricreativi, il Pd: "Rischia di essere un colpo letale"

Le nostre associazioni rappresentano un tessuto associativo di comunità, un presidio del territorio, una insostituibile rete di volontariato che opera per la coesione sociale

Contro la chiusura dei circoli disposta dal Dpcm Lorenzo Plumari e Andrea Vergaglia (Segretari dei circoli PD Cesuola e Fiorenzuola): “Questa ulteriore stretta rischia di essere un colpo fatale per i circoli locali”.

“Abbiamo preso nota da una circolare del Ministero dell’Interno del 27 ottobre - commentano Plumari e Vergaglia – della sospensione dei centri, culturali, sociali e ricreativi, che determina la conseguente sospensione dell'eventuale somministrazione di alimenti e bevande effettuata, a beneficio dei soci o di frequentatori occasionali, in funzione dell'attività svolta nei circoli. Le nostre associazioni rappresentano un tessuto associativo di comunità, un presidio del territorio, una insostituibile rete di volontariato che opera per la coesione sociale. Siamo consapevoli della necessità del Governo di adottare misure che contengano il rischio di diffusione dei contagi, vista la situazione epidemiologica in continuo aggravamento sull’intero territorio nazionale ma siamo altrettanto consapevoli dell’importanza che ricoprono i circoli per la nostra comunità locale, fanno parte della tradizione romagnola e hanno una identità ben definita all’interno del Terzo Settore. Ricoprono un ruolo fondamentale – aggiungono –tanto più in questo momento di incertezza ed emergenza che espone le nostre comunità a nuovi rischi di crescita delle disuguaglianze e delle fragilità”.

“Il DPCM va dunque a colpire numerose realtà locali e questo ci preoccupa fortemente per due motivi: per il tessuto sociale e per centinaia di lavoratori, infatti oltre al venire meno di un contributo prezioso e importante per la tenuta del tessuto sociale, siamo molto preoccupati anche per la continuità del lavoro di centinaia di persone impiegate nei circoli locali”.

“Riteniamo quindi necessario rivedere il Dpcm, al fine di garantire ai circoli almeno la possibilità di apertura contingentata delle attività di somministrazione al pari dei pubblici esercizi, quindi dalle ore 5:00 alle ore 18:00. Inoltre, servono forme di sostegno forti nei confronti dei circoli APS. Su questo non possiamo che accogliere positivamente la decisione del Comune di Cesena di prevedere l’annullamento dei versamenti TARI per il periodo di sospensione delle attività. Ma questo non basta - concludono -. Chiediamo quindi alle Istituzioni pubbliche, dal Governo alla Regione, un’attenzione particolare a un mondo che da sempre ricopre un ruolo vitale per la crescita sociale e culturale delle nostre comunità locali, specialmente in un territorio come il nostro, dove l’aggregazione e la socialità sono da sempre principi irrinunciabili”.

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