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Dividendi Hera per 'tagliare' le bollette, Sirotti Gaudenzi (Lega): "Non è populismo, il tema arrivi in consiglio comunale"

“Non comprendiamo - prosegue il leghista - quale sia l’origine delle preoccupazioni, sinceramente un po’ campate per aria, sollevate dal sindaco che la crisi della borsa e dei mercati possa ripercuotersi sulla società stessa"

“Nell’attuale contingenza sembra fondamentale assumere urgenti e concreti provvedimenti per sostenere aziende e famiglie senza distinzioni, contrariamente a quanto si è verificato nel caso dei precedenti provvedimenti di ‘aiuti a pioggia’. Per questo credo sarebbe stata opportuna una maggiore considerazione delle opinioni di Giuliano Zignani della Uil liquidate dal sindaco Enzo Lattuca. La politica, purtroppo, ha già dimostrato come alcuni provvedimenti assunti in situazioni di emergenza abbiano dimenticato alcune fasce di popolazione, a causa dei numerosi ‘paletti’ burocratici o di provvedimenti lacunosi. È giunto il momento, quindi, di coinvolgere il Consiglio comunale in una discussione sull’utilizzo degli importanti dividendi percepiti da Hera Spa per ridurre i costi delle bollette in modo uniforme a tutti gli utenti”. E' quanto afferma in una nota Enrico Sirotti Gaudenzi, consigliere comunale del Gruppo Lega.

“Non comprendiamo - prosegue il leghista - quale sia l’origine delle preoccupazioni, sollevate dal sindaco che la crisi della borsa e dei mercati possa ripercuotersi sulla società stessa. Sappiamo bene che in questo catastrofico 2022 il comparto delle materie prime ha registrato minori flessioni rispetto agli altri settori. Lattuca, del resto, si contraddice nell’immediato dichiarando di apprezzare la solidità finanziaria di Hera e le performance del gruppo. Hera Spa, infatti, ha già approvato il pagamento di un dividendo pari a euro 0.12 cent. per azione in aumento del 9% rispetto all’anno precedente, diffondendo i risultati finanziari del 2021, esercizio chiuso con ricavi per 10,56 miliardi di euro, in aumento del 49,1% rispetto ai 7,08 miliardi ottenuti l’anno precedente. E forse i cittadini non sanno che i dividenti percepiti da Hera Spa si traducono in alcuni milioni di euro per il Comune di Cesena. Questa proposta, infine, non si configurerebbe assolutamente come ‘populista’ come sostiene strumentalmente qualche residuale corrente di pensiero né, tantomeno, sarebbe ‘un concetto orecchiabile di facile consenso’. Soprattutto quando la stessa residuale corrente di pensiero auspica incredibilmente un ennesimo incremento delle imposte, questa sì tipica ricetta ‘populista’ della sinistra che provocherebbe un ulteriore bagno di sangue per economia, imprese e famiglie".

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