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Bagno di Romagna, dopo le polemiche Gabrielli si dimette da assessore: "Grande amarezza"

"Lasciare in sospeso alcuni di questi progetti, cui ho dedicato tutto l'impegno possibile, mi lascia grande amarezza", evidenzia

L'assessore ai Lavori Pubblici di Bagno di Romagna (con delega a Lavori e Servizi Pubblici, Ambiente, Patrimonio, Protezione Civile, Politiche Energetiche e Viabilità.), Simone Gabrielli ha annunciato nel consiglio comunale di mercoledì le proprie dimissioni. La decisione è stata presa in seguito alle polemiche divampate le scorse settimane in merito ad alcuni lavori che Gabrielli sta svolgendo come libero professionista in ambito privatistico, che hanno richiamato al "conflitti di interessi" con il ruolo di assessore che fino a mercoledì ha rivestito. La rinuncia all’incarico è avvenuta da parte di Gabrielli con la lettura di una lunga lettera in cui l’assessore ha motivato le ragioni della propria decisione con l’esigenza di salvaguardare l’operato dell’amministrazione comunale e del gruppo consiliare “Visione Comune”.

Esordisce l'ormai ex assessore: "In queste settimane, che sono per me state molto dure dal punto di vista personale a seguito di quanto ricamato dalla stampa e dalle opposizioni, ho potuto aprire occhi e mente verso un modo di operare che non mi appartiene. Sono qui perché ho creduto in un progetto vero, nato da un gruppo di persone che nutrivano e nutrono tuttora un enorme attaccamento a questo territorio, alle proprie radici e tradizioni, un progetto che guarda lontano e che ad oggi ha già posto basi solide per tutti noi e soprattutto per le generazioni future. Un progetto chiamato Visione Comune".

"Bene quel progetto esiste ancora, nonostante le difficoltà che ci siamo trovati ad affrontare, quello su cui abbiamo lavorato fino ad oggi dal primo giorno di mandato è il seme di obiettivi concreti che arriveranno (molti in questo mandato) - continua Gabrielli -. Ne sono convinto e parlo del Progetto Scuola, della Manutenzione dei Cimiteri, della Riqualificazione del Centro Storico e dell'area Sportiva di Santa Maria, della Ristrutturazione della Palestra, così come di tante altre tematiche meno ridondanti, ma che hanno trovato o troveranno attuazione in questo mandato, come l'Efficientamento di tutta l'Illuminazione pubblica, la revisione del sistema di Raccolta Differenziata, la risoluzione delle problematiche su alcune linee Acquedottistiche in disparte da decenni o la realizzazione dei Consorzi per la manutenzione delle strade vicinali e il Servizio integrato di manutenzione".

"Lasciare in sospeso alcuni di questi progetti, cui ho dedicato tutto l'impegno possibile, mi lascia grande amarezza - aggiunge -. Come ho sempre detto, non avevo e non ho intenzione di far carriera politica, ma avrei voluto fermamente concludere il mandato per centrare gli obiettivi prefissati. Questo era lo scopo, per questo ho rinunciato a tutto il resto imbarcandomi in quest'avventura. Visione Comune nasce da un ristretto gruppo di persone, ma non finisce con loro. Il progetto messo in piedi guarda molto più lontano nello sviluppo e nella valorizzazione di un territorio straordinario. Fare Politica però non è solo questo, anche in un piccolo Comune come il nostro la percezione esterna, l'opinione pubblica o il semplice chiacchiericcio da bar, assumono importanza vitale, al di là dei fatti e della verità".

"Per questo in questi ultimi giorni mi sono confrontato assiduamente con tutto il gruppo per capire quali ripercussioni possa avere all'esterno l'aver mancato il rispetto di una norma comportamentale che, seppur giustificabile e superabile da un punto di vista etico e giuridico, lascia comunque spazio a chi vuol farne il proprio cavallo di battaglia o essere utilizzata come strumentale elemento di screditamento sul progetto Visione Comune - chiosa -. Oggi, piegandoci a questo ragionamento puramente politico, ritengo che perdiamo tutti noi un pezzo di quel sentimento da cui è nato il progetto, indipendente da tutte le forze politiche, libero e puro, guadagnando però un pò di quell'esperienza politica che in questo ambiente non fa male".

"Io esco dal progetto oggi. Non esco perché abbiamo fatto un errore, esco perché possa smettere di farvelo credere chi non ha ha altri strumenti per replicare a un modo di Amministrare valido, concreto e credibile - conclude -. Esco perché non è pensabile dover impiegare tempo e energie per replicare ogni settimana a chi vuol farvi credere qualcosa di diverso dalla realtà. Continuerò, come ho sempre fatto anche prima, a dedicarmi ad iniziative che possano contribuire allo sviluppo della collettività in ogni settore, così come continuerò dall'esterno a dare supporto allo sviluppo dei progetti che lascio sul tavolo. Ringrazio il gruppo per il supporto e la grande opera di convincimento che ha messo in campo per non farmi prendere questa soffertissima decisione, ma ritengo oggi sia la strada da seguire, senza rimpianti".

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