Di Placido (Cambiamo): “Rete Man e videosorveglianza, è ora di fare il punto sul maxi-progetto”
Il consigliere della lista civica Cambiamo presenta un’interrogazione sul maxi-progetto da 10 milioni di euro: “Gli esiti sembrano molto distanti dagli obiettivi iniziali”
Il Gruppo Consiliare Cambiamo chiede al comune di Cesena un “check” dettagliato sullo stato di attuazione della Rete Man e sulla video-sorveglianza comunale. Lo fa attraverso un’interrogazione firmata dal consigliere Luigi Di Placido secondo cui “dopo otto anni dall’avvio del progetto, è necessario un doveroso punto sul suo stato di attuazione rispetto agli obiettivi iniziali”.
Ricordiamo, infatti, “che - come ricorda lo stesso Di Placido - il progetto aveva un costo iniziale di circa 10 milioni di euro e che le 450 telecamere previste dovevano rappresentare una delle risposte risolutive all’annoso problema della sicurezza di Cesena. La sensazione, in realtà, è che di quel progetto faraonico, presentato come una svolta epocale per l’intera città, si sia concretizzato ben poco e che gli esiti siano molto distanti dagli obiettivi inizialmente fissati”.
Partendo dal progetto generale ed indicando, quartiere per quartiere, la mappa della rete, Di Placido ricorda, infatti, quelli che erano gli obiettivi fissati dall’amministrazione comunale, ovvero trasformare Cesena in “una città ultraconnessa ed intelligente” attraverso la rete Man, ovvero “un’importante rete in fibra ottica in grado di interconnettere tutto il territorio comunale e di veicolare un’ampia serie di dati e servizi”.
Dopo aver ricordato tutti i “Vantaggi di una rete capillare” - dall’interconnessione tra Enti della Pubblica Amministrazione al monitoraggio in tempo reale del territorio attraverso la videosorveglianza, dai servizi già evoluti (come il monitoraggio dell’aria, dei flussi veicolari e dell’occupazione degli stalli di sosta) alla possibilità di cedere ad operatori terzi l'utilizzo di parte dell'infrastruttura attraverso procedure ad evidenza pubblica - Di Placido interroga il sindaco per conoscere “lo stato di attuazione, per singolo quartiere, capitolo per capitolo, punto per punto, tra quanto dichiarato in fase di progetto iniziale e quanto realizzato ad oggi”.
E, scendendo più nel particolare, chiede anche “se le telecamere installate per la lettura automatica delle targhe siano attive e collegate online col relativo database del Ministero degli Interni” e “se sia attivato l’allarme per le auto segnalate verso le Forze dell’Ordine (diversamente quali siano le cause che ne impediscono l’attivazione)”.
