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Delusi dalla sinistra e del M5S preferiscono i renziani

"Ci sono cose che possono essere migliorate all'interno dei democratici - ma Gabriele Borghetti assicura - non ci sono alternative al Pd. E' rischio ballottaggio alle prossime amministrative", ma nessuno si espone su chi contenderà la fascia a Paolo Lucchi

Dopo qualche mese da elezioni e primarie, i renziani di Cesena tornano a farsi sentire facendo il punto della situazione. "Ci sono cose che possono essere migliorate all'interno dei democratici - ma Gabriele Borghetti assicura - non ci sono alternative al Pd". Poi mette in guardia sul rischio ballottaggio alle prossime amministrative, ma nessuno si espone su chi contenderà la fascia a Paolo Lucchi.

Nessuno sbilanciamento su chi rottamare a livello locale, ma solo un messaggio sibillino: "Tutti quelli che si accorgono solo oggi della validità delle idee renziane. Sono in molti, dai comuni alla regione". Intanto i renziani dopo l'ubriacatura delle primarie, dove hanno dato un chiaro segno sulla proprio appeal, incassano un primo risultato: la presenza proprio di Borghetti nel “triumvirato” che costituisce la segreteria del partito dopo le dimissioni di Enzo Lattuca. E' in compagnia di Fabrizio Landi e Roberto Zoffoli.

Nessuna volontà di deriva in stile occupypd; "semmai - spiega Borghetti – siamo per un openpd in cui le parole d'ordine sono partecipazione, concretezza e apertura perché abbiamo iniziato a perdere colpi quando abbiamo messo troppe regole e filo spinato al nostro interno".

Tra le proprie attività c'è anche il blog ilpoderedelleidee.it che in un mese di attività ha già iniziato a collezionare visite e contributi esterni. E' una sorta di bacheca in cui si affrontano temi poi discussi anche nelle assemblee che si fanno in viale Bovio nella sede del partito. "C'è una buona affluenza – hanno commentato da dietro la scrivania -, 40-50 persone tra cui anche delusi del Pd e del M5S".

Assemblee e blog fungono da catalizzatori per chi si è attivato o ha riscoperto la passione politica grazie ai comitati di Renzi attivi sul territorio. Due gli eventi in calendario in fase di definizione: il primo il 18 giugno con Sofa Ventura, il secondo con Simona Bonafè, renziana doc ora parlamentare.

Sul tema delle amministrative che verranno, Borghetti è stato molto deciso: "Attenzione perché anche Cesena è contendibile, la sinistra non dorme più sonni tranquilli perchè l'elettorato è fluido". Poi Federico Bracci ha detto chiaro e tondo quale è secondo lui la pecca del partito: "E' la nostalgia del passato, anche i cittadini se ne sono accorti e ci chiedono più concretezza e non solo paroloni. Dobbiamo far sì che il Pd torni sé stesso".

Infine tutti hanno concordato sull'esigenza di estendere le questioni anche fuori dal proprio comune. "Infrastrutture, turismo, cultura non sono prerogativa di un comune solo bisogna fare rete per estendere i servizi con idee a lungo giro. Oltre l'ausl unica cosa c'è in pentola?". Insomma i renziani ci sono, forse aspettano un segnale forte dal leader per accendere la miccia. Ma un interrogativo resta: al Pd chi dà più fastidio? Renzi o Grillo?

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