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Decreto Ristori, il Pd: "Chiediamo al governo e alla Regione interventi snelli"

Il gruppo consiliare PD plaude al Decreto Ristori e ai 10 milioni stanziati dalla Regione Emilia-Romagna

"Le ultime misure sanitarie adottate dal Governo con il Dpcm del 24 ottobre 2020 richiedono uno sforzo ulteriore a tutti noi per provare a frenare il rialzo della curva pandemica. Si è trattato di una scelta sofferta e complicata, che ricade principalmente su quei soggetti che consentono ad ognuno di noi di avere una vita d’interazione sociale, cultura e sport: ristoratori, bar, palestre, piscine ma anche circoli, teatri, cinema e altri ancora. Tutti operatori che nei mesi passati hanno messo in pratica misure impegnative ed impattanti per garantire la sicurezza dei loro clienti e che rendono le nostre città e le nostre comunità un luogo in cui vivere e non solo lavorare. Bene quindi le misure messe in atto fin da subito dal Governo per compensare il danno economico che queste categorie stanno subendo. Queste misure dovranno rappresentare un ristoro immediato e serio, con l’obiettivo primario di non perdere posti di lavoro e spazi di comunità. Oltre a queste misure necessarie lo Stato e la Regione dovranno continuare a investire su scuola, sanità e trasporti pubblici".

Il Pd cesenate plaude al Decreto Ristori: l'esecutivo stanzia 2,4 miliardi di euro per nuovi contributi a fondo perduto per le imprese coinvolte nelle chiusure, 1,6 miliardi di euro per prorogare la cassa integrazione per i lavoratori interessati, credito d’imposta per le attività in affitto, eliminazione del pagamento della rata Imu per i soggetti oggetto del nuovo Dpcm, sostegno per i lavoratori non dipendenti dei settori interessati, un’ulteriore mensilità di reddito di emergenza per le famiglie più fragili, 4 milioni di euro per le attività di contact tracing e sorveglianza sanitaria, 50 milioni di euro per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche, 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale, 85 milioni di euro per rafforzare la didattica digitale integrata. Queste sono solo alcune delle misure contenute all’interno del Dl ristori.

"Condividiamo e sosteniamo la ratio che sta dietro alle scelte del Governo, quella di ridurre la giornata attiva di tutti i cittadini fuori casa alle ore strettamente necessarie, cioè alle sole ore lavorative allo scopo di non fermare industria, artigianato, istruzione, pubblica amministrazione e quindi per evitare il blocco del paese. Inoltre, riteniamo doverosi maggiori controlli per consentire una corretta concorrenza tra gli operatori”, proseguono i dem. 

“Chiediamo al Governo – aggiungono dal Pd – di fare in modo che tali interventi di supporto economico siano efficaci e rapidi perché volti a tutelare categorie che rappresentano il cuore pulsante del nostro modo di vivere, erogatori di socialità che, soprattutto qui in Romagna, costituiscono il tessuto connettivo del nostro vivere insieme. Con il decreto ristori il Governo ha dimostrato di aver colto queste istanze, ora però occorre che le misure previste abbiano immediata applicazione e una operatività semplice”.

"Apprendiamo con altrettanto positività – evidenziano – la decisione da parte della Regione Emilia-Romagna di destinare subito 10 milioni di euro, in aggiunta ai contributi di ristoro previsti dal Governo, agli operatori economici e ai settori in difficoltà, decidendo nei prossimi giorni insieme alle stesse categorie e agli Enti locali le misure del sostegno, sempre con quel metodo di ascolto e confronto che è proprio del nostro modo di fare politica e del tessuto sociale e umano dell’Emilia-Romagna".

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