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Elezioni a Longiano, Battistini non confermerà l'assessore Minotti: è polemica

"A pochi giorni dalla presentazione delle liste elettorali ho appreso di esser stata esclusa dalle stesse", esordisce Minotti

L'assessore al turimo, Cristina Minotti, non farà parte della prossima amministrazione. "A pochi giorni dalla presentazione delle liste elettorali ho appreso di esser stata esclusa dalle stesse - esordisce Minotti -. La notizia mi è stata comunicata dal sindaco Ermes Battistini stesso che, pur dichiarando stima nei miei confronti e apprezzamento del mio operato, ha motivato la scelta come conseguenza di un impegno da lui assunto con il Partito Democratico: l’impegno di procedere ad un totale rinnovamento della giunta. Ora io trovo un po’ singolare parlare della necessità di un totale rinnovamento quando viene ricandidato il sindaco uscente, come se lui fosse stato “altro” rispetto agli assessori che per cinque anni l’hanno affiancato e altre le sue responsabilità nei confronti della comunità, perché l’azzeramento totale della giunta può essere interpretato in un solo modo. Gli assessori, solo loro, non sono stati all’altezza del compito loro affidato".

"Personalmente io non credo sia così e penso anche che sia ingeneroso non riconoscere ciò che, in mezzo a tante difficoltà, la Giunta tutta ha fatto per il nostro Paese - continua Minotti -. Per quel che mi riguarda, ho forse l’eccessiva presunzione di credere che, il lavoro svolto da me in questi cinque anni come assessore, abbia portato buoni risultati alla comunità longianese. Ho difeso e riconosciuto la ricchezza della produzione culturale di Longiano e, insieme, ai tanti soggetti coinvolti e a validi collaboratori, ho lavorato per promuovere Longiano a livello turistico. Sono stati, infatti, costituiti tavoli di lavoro e coordinamento con esercenti e associazioni di categoria per ascoltare la voce di tutti, si sono consolidate relazioni con la stampa, sia locale, sia nazionale e con Apt Regionale per la migliore promozione di tutti gli eventi e si è stati in grado di promuovere le tante diverse manifestazioni con largo anticipo, di concerto con le strutture commerciali e recettive del territorio, per consentire una migliore gestione dei flussi turistici. Che i risultati non siano mancati lo dimostrano i dati oggettivi sulle presenze e, per me cosa di grande valore, i gesti di apprezzamento sul lavoro svolto che ho ricevuto da tanti miei concittadini in questi anni. Molto altro potrei dire, così come sono molte le persone che vorrei ringraziare, che in cinque anni di costante lavoro non mi hanno fatto mancare supporto e collaborazione".

"Il mio rammarico, quindi, non è per l’aver “perso una poltrona”, se una persona ha ambizioni di profitto, di carriera o di potere, garantisco a tutti che quella di assessore di un paese come il nostro non è poi una “gran poltrona”, ciò che trovo sconcertante è l’assenza di una ragione di merito, è il “veto” posto sul mio nome da parte di un Partito che non è il mio e che si arroga il diritto di scegliere anche per altri - continua Minotti -. In Paese si dice che il mio Partito, Rifondazione Comunista, fosse già stato informato da tempo, ma non è vero, anzi, al contrario, il sindaco Battistini, unico soggetto titolato a indicare la Giunta, aveva, fino a poche settimane fa, espresso alla segreteria del mio Partito la sua intenzione di procedere verso una mia riconferma. Ora lascio al mio Partito il compito di esprimere le proprie considerazioni politiche e trarre le conseguenti conclusioni, io comprenderò e accetterò ogni scelta sapendo che il nostro modo di intendere la politica è un altro".

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