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Consulta agricola, la replica del presidente Ceredi: "Bando più volte discusso, la funzione è solo consultiva"

Gianni Ceredi, il Coordinatore della Consulta Agricola, risponde alle polemiche piovute addosso all'organismo da parte di più gruppi politici e che hanno comportato anche la richiesta delle sue dimissioni

Gianni Ceredi, il Coordinatore della Consulta Agricola, risponde alle polemiche piovute addosso all'organismo da parte di più gruppi politici e che hanno comportato anche la richiesta delle sue dimissioni. La lista 'Cambiamo' ha inoltre annunciato che uscirà dalla consulta.

Spiega Ceredi: “La funzionalità dell’organo consultivo delle attività agricole, compreso l’operato del coordinatore stesso, sono da tempo oggetto di ampie considerazioni sulle quali credo sia doveroso replicare, partendo da un presupposto: il comitato consultivo per le attività agricole nel proprio atto costitutivo esprime una “funzione eminentemente propositiva e consultiva”, dunque non ha potere decisionale ne svolge funzione redigente, bensì ha il compito di collaborare con gli organi dell’amministrazione comunale fornendo informazioni, proposte e valutazioni nel merito”. 

Ed ancora: “Detto ciò resta inconfutabile il fatto che il bando a sostegno delle attività agricole, oggetto di tante attenzioni oltreché di reiterate e tendenziose osservazioni, sia stato posto all’ordine del giorno della consulta agricola in almeno tre successive occasioni da luglio a ottobre 2021. Fino a che, nel mese di ottobre, la seduta congiunta tra prima commissione e consulta agricola poneva nuovamente l’argomento in discussione e l’assessorato competente, nel tentativo di rafforzare ulteriormente l’azione di coinvolgimento, invitava i componenti dell’organo consultivo ad esprimere elementi propositivi, sottolineandone l’urgenza data da tempistiche tecniche. Anche questa occasione, colta peraltro da alcune componenti associative presenti in consulta, veniva vanificata da chi nella sede preposta, costantemente e lecitamente preferiva incalzare sulle risposte anziché contribuire alla loro formulazione”.

Ed ancora Ceredi: “Esprimere perplessità sulla sua funzione e perorare proposte mai formulate nella sede e nei tempi preposti, attraverso la stampa o i social media, hanno maldestramente e volutamente innescato una ridda di spiacevoli congetture sfociate nell’unica vera ragione che sostanzia questa vicenda ovvero la premeditata richiesta di dimissioni del coordinatore della consulta stessa; richiesta peraltro formalizzata in maniera del tutto irrituale con una interpellanza senza diritto di replica dell’interessato”. 

“Ciò che realmente conta restano i fatti: il confronto su tematiche sollecitate da componenti la consulta stessa, come l’allargamento di questa ai rappresentanti dei comuni della Valle Savio, l’inclusione del settore agricolo in un bando dedicato alle attività produttive, l’avvio di un iter per la costituzione di un biodistretto (il cui studio di prefattibilità è stato recentemente supportato con un emendamento al bilancio votato a maggioranza con l’incomprensibile contrarietà di quelle opposizioni che pure lo avevano suggerito in sede di consulta), sono tutti temi che dimostrano la nostra attenzione nei confronti del settore agricolo e la volontà di mettere in campo, nel limite delle competenze a noi attribuite, politiche a loro rivolte”.

“Per il futuro tutto resta migliorabile con l’impegno e il contributo costruttivo di chiunque abbia a cuore un settore così strategico per il nostro territorio e l’organo consultivo per le attività agricole continuerà nell’ambito del proprio mandato ad esercitare la funzione di ascolto e confronto reciproco, oltre che a essere strumento di sollecitazione nei confronti dell’amministrazione comunale”, conclude la nota.

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