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Consigli di quartiere, Cesena Siamo Noi: "Dare la possibilità a tutti di partecipare"

"Per partecipare ai Consigli di Quartiere, anche come semplici  uditori, è necessario per i cittadini iscriversi ad un apposito Albo della Partecipazione (che ad oggi non  esiste)"

"I Quartieri sono importanti perché sono il termometro del territorio: permettono di informare il cittadino di ciò che  succede attorno a lui, raccogliere segnalazioni e suggerimenti, aggregarli in una visione di insieme, l'utile supporto  per le decisionioni dell'amministrazione e per la promozione del territorio. Con l'interpellanza presentata in Consiglio comunale, “Percorso Cesena Città dei Quartieri”, abbiamo voluto porre l'attenzione su un tema fondamentale come la  partecipazione". Ad affermarlo la lista civica Cesena Siamo Noi.

"Il fatto che nel regolamento sia contestualizzato che per partecipare ai Consigli di Quartiere, anche come semplici  uditori, ci sia la necessità dei cittadini di iscriversi ad un apposito Albo della Partecipazione (che ad oggi non  esiste), è uno scoglio che, visto il periodo che stiamo affrontando, li limita dal poter individuare e conoscere i  problemi, e poterli valutare. È importante trovare i canali giusti per tenere informati tutti i residenti, ma soprattutto  dare la possibilità a tutti di partecipare per migliorare il proprio territorio soprattutto in questo periodo di emergenza  dove i contatti sono più difficili. Occorre capire se l'Albo sia lo strumento giusto per la partecipazione.  Ad oggi i Consigli di Quartiere vengono convocati senza una adeguata comunicazione pubblica, (sulla quale mezzi  stampa, social, bacheche di quartiere, sito del comune, pagina del quartiere, potrebbero essere una idea anche  combinata, condivisibile e di soluzione immediata), non viene fornita successivamente informazione pubblica di  quanto discusso. Oggi, che la possibilità promossa dalla P.A. è proprio co-progettare, co-programmare con i  Quartieri, formulare progetti utili per la comunità, insieme ai Consiglieri e ai Cittadini, (processo che e' già in  corso), non sono messi a disposizione gli strumenti necessari". 

"Non vediamo rinascere la coesione sociale - conclude CSN - né una comunità viva senza la partecipazione più ampia, senza  iniziative e proposte dal basso, senza la critica aperta e sincera, a maggior ragione nei luoghi del confronto più  vicini alla quotidianità delle persone che sono i Quartieri.  Proponiamo, per quando ci si incontrerà in presenza, di pensare come superare le distanze fisiche, soprattutto nei  Quartieri più vasti, promuovendo ad esempio serate di ascolto itineranti per dare voce anche a chi ha difficoltà a  spostarsi.  Questo il nostro forte sollecito per soluzioni anche suggerite, semplici ma dovute, perché siamo già nel vivo del  lavoro di quartiere". 

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