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Commercio ambulante e abusivismo, la Regione approva progetto di legge

È stato approvato martedì dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna il progetto di legge della Giunta regionale “Regolamentazione del commercio sulle aree pubbliche in forma hobbistica”

È stato approvato martedì dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna il progetto di legge della Giunta regionale “Regolamentazione del commercio sulle aree pubbliche in forma hobbistica”. "Si tratta di un progetto di legge nato da un intenso confronto tra Regione, hobbisti, commercianti e amministrazioni locali - il consigliere regionale Pd Tiziano Alessandrini, vice presidente della Commissione Politiche economiche - e, proprio grazie ai numerosi incontri tra le parti coinvolte, è nata una regolamentazione che riesce a far convivere esigenze diverse e potenzialmente in conflitto».

Da una parte vi sono infatti «gli hobbisti, animati più dalla passione che non da un interesse economico, dall’altra chi svolge un’attività commerciale regolarmente iscritta al Registro imprese della Camera di Commercio – continua il consigliere -. Nel mezzo vi sono i Comuni e le Proloco che vogliono utilizzare queste forme di mercati per qualificare feste, sagre, manifestazioni caratteristiche e tradizionali per vivacizzare la vita di borghi, paesi e città».

«Con questa legge regoliamo una materia complicata con grande attenzione ai diritti e ai doveri di tutti, senza vie di mezzo – precisa Alessandrini -, ma allo stesso tempo garantiamo chi vuole fare l’hobbista e stronchiamo il commercio abusivo». «L’impianto della legge non è fatto per non essere applicato ma, al contrario, è molto rigoroso. Fissa a 10 il numero di manifestazioni all’anno per un massimo di due anni nell’arco di un quinquennio e, esauriti i due anni, non vi è possibilità di rinnovo: se l’hobbista vuole continuare la sua attività deve munirsi di autorizzazione per il commercio su aree pubbliche – illustra il consigliere -. È stato reso obbligatorio il tesserino di riconoscimento con foto vidimato dal Comune, da esporre ad ogni manifestazione. Per impedire vendite improprie, vi è l’obbligo di consegna al Comune dell’elenco completo dei beni che saranno venduti, barattati o esposti e la legge prevede la casistica per le sanzioni amministrative in caso di illeciti».

Tra le altre novità, l’introduzione della “diffida amministrativa” in alternativa all’accertamento della violazione amministrativa, solo nei casi in cui questa risulti ancora sanabile. Tale previsione, oltre ad inserirsi tra le azioni tese alla semplificazione del procedimento sanzionatorio, riveste anche un valore educativo non secondario. «La diffida contribuisce a creare un rapporto di collaborazione tra operatori del commercio, dell’artigianato e della somministrazione di alimenti e bevande e le istituzioni pubbliche – dice ancora Alessandrini -, perché consente, nelle casistiche possibili, di correggere errori e comportamenti involontari».

«È una legge importante che risponde alle esigenze di regolamentazione di un settore rilevante per l’economia della nostra Regione. I mercati ambulanti rappresentano infatti un’attrattiva per chi soggiorna nelle località turistiche, oltre ad essere un servizio per le comunità dei piccoli centri di collina e montagna e un’opportunità per diversificare e qualificare l’offerta commerciale nei centri storici – conclude Alessandrini -. Il progetto di legge rappresenta quindi un altro necessario passo per affermare la legalità, a partire dal sostegno agli operatori in regola contro l’abusivismo commerciale, dalla tutela della sicurezza sociale dei lavoratori e dal rispetto degli obblighi contributivi e previdenziali a carico delle imprese».

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