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"Ciao Raoul, ci manchi. Al Festival di Sanremo una grande assenza, sarebbe bastato un applauso"

Massimo Bulbi, consigliere regionale dem, torna sul caso Raoul Casadei, "dimenticato" dal Festival di Sanremo di Amadeus

Massimo Bulbi, consigliere regionale dem, torna sul caso Raoul Casadei, "dimenticato" dal Festival di Sanremo di Amadeus. Il “re del liscio” se ne andava quasi un anno fa, il 13 marzo del 2021, all’ospedale Bufalini di Cesena sconfitto dal Covid. Ma del “re del liscio”, esordiente al Festival nel 1974, nella nuova edizione di Sanremo non vi è stata menzione. Lo speravamo i suoi fans e anche i parenti. E’ la figlia Mirna ha ceduto, con un duro sfogo apparso su Facebook. "Quest’anno ho seguito con grande interesse il Festival di Sanremo - dichiara Bulbi - sono state cinque serate ricche di emozioni e momenti molto interessanti. Riconosco però a malincuore una grande assenza, la mancanza di un omaggio ad un pilastro della musica italiana, Raoul Casadei, che ci ha lasciati quasi un anno fa".

"Come ha avuto già modo di esprimere la figlia Mirna - sottolinea Bulbi - sarebbe stato bello un momento per omaggiare un grande artista e un grande uomo che ha portato nel cuore di tantissime persone la musica popolare italiana. Sarebbe bastato un invito alla sua orchestra oggi guidata dal figlio Mirko che porta avanti la tradizione del babbo o semplicemente un applauso per ricordare il padre del liscio e della musica folkloristica, popolare italiana. Ciao Raoul, ci manchi!".

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