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Chiusura dello sportello farmaceutico dell'ospedale, Buonguerrieri: "Informazioni carenti ai cittadini"

"Con la nostra interrogazione non abbiamo mosso alcuna critica nei confronti delle farmacie a cui riconosciamo, da sempre e soprattutto in questo periodo, un ruolo sociale e di presidio importante"

Sul caso della chiusura dello sportello farmaceutico dell'ospedale Angioloni di San Piero in Bagno arriva la contro-replica di Alice Buonguerrieri al presidente di Federfarma Forlì-Cesena e al sindaco di Bagno di Romagna: "Sorprende l'esigenza avvertita da Federfarma Forlì Cesena di rispondere ad una interrogazione da noi presentata in relazione alla prossima chiusura dello sportello farmaceutico a San Piero in Bagno e confidiamo che analoga è più proficua solerzia voglia riservare alle tante scelte compiute dalla Regione, nel loro silenzio, ai danni delle farmacie", afferma Alice Buonguerrieri coordinatore provinciale di Forlì Cesena e consigliere comunale a Bagno di Romagna.

"Con la nostra interrogazione non abbiamo, infatti, mosso alcuna critica nei confronti delle farmacie a cui riconosciamo, da sempre e soprattutto in questo periodo, un ruolo sociale e di presidio importante che colma anche le carenze esistenti nel servizio pubblico.  Prendiamo, contemporaneamente, atto del fatto che anche secondo Federfarma l'informazione ai cittadini da parte dell'amministrazione comunale è stata carente e che alcuni farmaci, presumibilmente sempre disponibili presso lo sportello farmaceutico, dovranno essere poi invece prenotati. Cose che già sapevamo e che appunto rendono superfluo l’intervento della associazione", precisa l'esponente di FdI.

"Quanto alla risposta data dal Sindaco, dobbiamo constatare che trattasi di una smentita che in realtà vale la conferma di quanto da noi sostenuto. Lo sportello farmaceutico dell'ospedale di San Piero in Bagno chiude, così come confermato dal primo cittadino e un altro servizio pubblico viene dunque soppresso. L'ultima di una lunga serie di privazioni e di depauperamenti in danno al nostro Ospedale e ai nostri cittadini, per ricordarne solo alcune : il servizio ecografia, il servizio ginecologia, il servizio di igiene pubblica (vaccinazioni, rinnovo patenti) non ci sono più, nel tempo sono stati soppressi posti letto, servizi e reparti, macchina medicalizzata non pervenuta, per una visita pneumologica e per una radiografia si aspettano mesi e per una visita diabetologia si va al 2023 perché diminuite le presenze dei medici. E queste sono constatazioni", precisa Buonguerrieri.

"Riteniamo, dunque, ci sia poco da rallegrarsi di fronte alla soppressione di un ulteriore servizio pubblico, i cui oneri vengono scaricati tra l’altro sul privato. Una conferma che porta ad ulteriori domande: non pare all'amministrazione comunale che questo sia l'ennesimo colpo in danno alla nostra struttura ospedaliera e ai cittadini? Il Sindaco garantisce che all'orizzonte non vi sono altre riduzioni per il nostro ospedale? Siamo certi che per quei pazienti, a cui vengono somministrati farmaci particolari con piani terapeutici complessi all'interno dell'ospedale, non cambi nulla in termini di tempo di approvvigionamento, comodità di servizio e costi? Ci può garantire il Sindaco che i nostri cittadini non pagheranno neppure 1 euro in più, nelle farmacie private rispetto allo sportello farmaceutico, per avere gli stessi identici farmaci? Nessuno dubita che sia giusto che le farmacie abbiano utili per il proprio lavoro, ma nessuno neppure speriamo dubiti che sia giusto che gli amministratori tutelino sempre il cittadino e il territorio", conclude Buonguerrieri. 

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