"Chiude lo sportello farmaceutico dell'ospedale, cittadini costretti a fare chilometri per la salute"
"Ancora una volta vengono colpiti i pochi servizi rimasti presenti nelle zone periferiche, ancora una volta saranno i cittadini dell'Alta valle del Savio, di Bagno di Romagna ma non solo, ad essere pregiudicati"
Sulla chiusura dello sportello farmaceutico dell’Ospedale “Angioloni” di San Piero in Bagno arriva una interrogazione comunale di Alice Buonguerrieri (Fratelli d'Italia).
Recita l'interrogazione: "Si è appreso da un avviso cartaceo affisso in Ospedale, non preceduto da alcun’altra ufficiale comunicazione che, a partire dal giorno 01.03.2022, lo sportello farmaceutico dell’Ospedale “Angioloni” di San Piero in Bagno chiuderà definitivamente. Ciò rappresenta l’ennesimo grave disservizio, l’ennesimo depauperamento dei servizi riguardanti la salute dei cittadini in danno alla nostra comunità; un servizio che una volta cessato difficilmente sarà ripristinato. Alcuni farmaci vengono dispensati solo dalle farmacie ospedaliere - sottolinea Buonguerrieri - conseguentemente i nostri cittadini che necessitano dei farmaci dispensati solo dalle farmacie ospedaliere, in seguito alla chiusura dello sportello di San Piero, dovranno recarsi a Mercato Saraceno o a Cesena".
La consigliera comunale di Fdi interroga il Sindaco e la Giunta "per sapere se quanto riportato corrisponda al vero; quali le determinazioni e le azioni che l'amministrazione ha assunto o intende assumere per scongiurare l’ipotesi annunciata di chiusura dello sportello farmaceutico dell’Ospedale “Angioloni” di San Piero in Bagno, chiusura che, se si realizzerà, determinerà l’ennesimo grave disservizio in danno ai nostri cittadini".
Il commento di Buonguerrieri: "Ancora una volta vengono colpiti i pochi servizi rimasti presenti nelle zone periferiche, ancora una volta saranno i cittadini dell'Alta valle del Savio, di Bagno di Romagna ma non solo, ad essere pregiudicati da scelte che non tengono conto delle loro reali e primarie esigenze. Non si può continuare a costringere i cittadini della Valle del Savio a fare chilometri su chilometri per motivi di salute, per una visita, per un tampone e ora anche per l'acquisto di un farmaco. E' una tendenza questa che esiste da troppo tempo, che continuiamo a denunciare con forza e che deve essere arrestata perché senza servizi i nostri territori montani sono destinati a spopolarsi. Auspico che gli enti preposti, in primo luogo l'Amministrazione comunale, intervengano con forza per evitare l'ennesimo disservizio a discapito dei nostri cittadini."