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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Traballa il sindaco di Cesenatico, maggioranza a rischio sulla mozione di sfiducia

L'amministrazione del sindaco di Cesenatico Roberto Buda traballa. La resa dei conti si avvicina con la mozione di sfiducia che sarà trattata all'ordine del giorno del consiglio di venerdì. Il sindaco è ai ferri corti con la Lega Nord, partito di maggioranza

L'amministrazione del sindaco di Cesenatico Roberto Buda traballa. La resa dei conti si avvicina con la mozione di sfiducia che sarà trattata all'ordine del giorno del consiglio di venerdì. Il sindaco è ai ferri corti con la Lega Nord, partito di maggioranza presente in giunta con il vicesindaco Vittorio Savini, di cui il Carroccio ha chiesto la testa politica. Non è andata giù ai vertici della Lega romagnola la presa di distanza di Savini dai comizi elettorali del leader della Lega Matteo Salvini a Cesenatico, sulla questione calda dei profughi dell'operazione Mare Nostrum ospitati in una struttura alberghiera di Cesenatico. Per Savini tanta attenzione sul 'caso profughi', anche sulle tv nazionali, rischiava di rovinare l'immagine turistica di Cesenatico.

La Lega ha chiesto quindi l'estromissione di Savini dalla giunta, che ha incontrato il rifiuto di Buda. Ora il nodo arriva al pettine. Il consigliere della Lega Nord Pier Luigi Donini si è infatti dimesso dal Consiglio comunale, dicendosi pronto a sostituire in giunta il vicesindaco. Questo significa che Donini non sarà presente in Consiglio, un'assise in cui 7 consiglieri su 17, quelli di opposizione, hanno già dichiarato il loro voto a favore della sfiducia a Buda. Se viene meno il consigliere del Carroccio, decisivo potrebbe rivelarsi il voto, come il classico ago della bilancio, del consigliere Ivan Cangini, eletto nel PdL, ma da tempo disallineato dalla maggioranza. Il suo voto potrebbe far cadere anzitempo l'amministrazione guidata dal sindaco Buda.

E dichiara da parte sua Cangini, senza anticipare cosa farà: “Dopo le annunciate dimissioni di Donini della Lega il mio telefono suona in continuazione come mai è avvenuto. Con questo comunicato voglio rassicurare che non disperderò il patrimonio di voti che ho ricevuto in sede elettorale. Diverse segnalazioni e proposte sono state fatte dalle persone che rappresento volte alla economicità dei servizi ed al miglioramento di quello che c'è. Quasi nulla è stato recepito. L'attuale situazione è figlia di miopia segnalata dal sottoscritto già dal principio con l'inserimento di persone non adatte ai ruoli”. Ed ancora sibillino: “Da quando la mozione è stata presentata, ovvero da circa un mese, stiamo girando, personalmente e tramite persone sul territorio, per capire cosa devo votare domani sera. Le posizioni sono contrastanti per cui la scelta non è facile. In ogni caso il voto sarà sempre il risultato di una dialettica con gli elettori e sempre la conseguenza di quello che è lo spirito costruttivo di una squadra con la quale fino ad ora si è operato in questi anni. Nessun personalismi nel voto, mai soli”.

LE PAROLE DI DONINI - “Sono pronto ad entrare nella Giunta Buda per dare il mio contributo a un necessario rilancio dell’azione dell’Amministrazione comunale - ha affermato Donini -. Dopo un’approfondita riflessione e un ampio confronto non solo con i tesserati della Lega, ma anche con tanti cittadini, ho deciso di rassegnare con decorrenza immediata le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Sono quindi a disposizione del sindaco Buda per sostituire il vicesindaco Vittorio Savini, sfiduciato dalla Lega Nord e da un numero sempre maggiore di elettori che, come risulta evidente dai risultati delle ultime elezioni regionali, vogliono un cambio di passo anche in questa amministrazione. Voglio quindi dare a pieno titolo il contributo costruttivo della Lega Nord necessario a questa Giunta che sembra aver perduto l’iniziale spinta propulsiva e di cambiamento rispetto al passato”.

“Considero questa decisione un passo in avanti nella mia attività politico istituzionale - conclude -. Assumo infatti questa scelta responsabilmente e senza alcun ripensamento, perché passo il testimone per il ruolo di consigliere comunale ad un amico leale e sinceramente leghista, Enrico Dall’Olio, molto preparato e pronto a lavorare fattivamente per la nostra città, e perché avrò modo, entrando nell'esecutivo, di mettere a frutto l’esperienza importante maturata in questi anni”.

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