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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cesenatico, il PD: "Il governo non è cosa per dilettanti"

"Le modalità di gestione della cosa pubblica, di cui si è reso protagonista il sindaco Buda recentemente, oltre a catalizzare l’attenzione preoccupata di cittadini e mezzi di informazione"

"Le modalità di gestione della cosa pubblica, di cui si è reso protagonista il sindaco Buda recentemente, oltre a catalizzare l’attenzione preoccupata di cittadini e mezzi di informazione, hanno evidenziato la sua totale incapacità di gestire una città con problematiche complesse come è Cesenatico. “Passata la sbornia e gli slogan della campagna elettorale”, spiega Mario Drudi segretario del PD di Cesenatico “sono rimaste sul tappeto soltanto l’arroganza, la prepotenza e soprattutto l’assoluta mancanza di conoscenze amministrative di Buda e della sua amministrazione.”.

"Soltanto qualche mese fa di fronte  alle critiche espresse dal Partito Democratico sulla dubbia  gestione iniziale dell’affidamento di Sala Bingo e Parco Acquatico di Atlantica il sindaco reagiva  dicendosi “ indignato” e “ sorpreso” per la posizione assunta nel merito dal nostro partito" si legge in una nota. Poi Drudi continua: “Dal maggio 2012 di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Il sindaco Buda ha proceduto all’affidamento della sala Bingo a condizioni economiche quantomeno discutibili al precedente gestore e concesso la gestione del parco acquatico Atlantica a nuovo imprenditore attraverso trattativa privata, dopo che un primo bando pubblico era andato deserto.”.

"Abbiamo appreso dai giornali che “l’indignato speciale Buda” rispetto a ogni cosa sostenuta dal Partito Democratico, è stato capace di concedere un parco pubblico senza la sottoscrizione preventiva di contratto, perché a suo dire “ era prioritaria l’apertura del parco acquatico per l’estate 2012”".

“Questa affermazione del sindaco ci inquieta parecchio”, dice Drudi “perché temiamo che l’ansia di evitare una sua figuraccia personale lo abbia indotto, nella fretta, a scelte frettolose e raffazzonate, che andrebbero evitate quando oggetto di tali scelte sono beni del patrimonio pubblico.”.  “Un sindaco non può trattare un bene pubblico alla stregua di uno sgabuzzino. Se aggiungiamo  la gestione da parte del sindaco della vicenda di viale Torino, peraltro non ancora conclusa, con gli aspetti paradossali che l’hanno caratterizzata e le quotidiane fibrillazioni di una maggioranza che Buda dimostra ogni giorno che passa di non saper gestire, ci portano a ritenere a questo punto che  Cesenatico sia priva di una guida politica stabile e in grado di esercitare il proprio mandato.”.

Poi Drudi passa alle conclusioni: “I prossimi quattro anni amministrati in questo modo caotico potrebbero rivelarsi devastanti per la nostra città, soprattutto in considerazione del fatto che dovremo farli passare attraversando una crisi economica spaventosa.”. E infine: “Buda, anziché preoccuparsi, come ha fatto nell’ultimo consiglio comunale, se  dirigenti e iscritti del Partito Democratico condividano o meno le posizioni politiche del loro partito, dovrebbe prendere atto delle contraddizioni interne che oramai quasi ogni giorno esplodono nella sua maggioranza e soprattutto ricordarsi di amministrare la città con meno pressappochismo e approssimazione, perché la stagione degli slogan è finita e i sorrisi e le strette di mano non bastano più.”.
 

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