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Cesenatico, il Pd contro la Variante al Prg: "Ci sono palesi anomalie"

Durante l'ultimo Consiglio Comunale di Cesenatico, con i soli voti della maggioranza, è stata approvata in via definitiva la Variante al PRG del ’98, detta Variante del 6%

Durante l'ultimo Consiglio Comunale di Cesenatico, con i soli voti della maggioranza,  è stata approvata in via definitiva la Variante al PRG del ’98, detta Variante del 6%. Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha votato contro alla delibera, chiedendone anche  il rinvio “in quanto nel testo originale erano presenti delle palesi anomalie. L’amministrazione - esordisce il capogruppo Matteo Gozzoli – contraddicendo lo stesso parere legale dell’avvocato Graziosi, con un emendamento dell’ultimo minuto, ha deciso di proseguire inserendo un’importante opera pubblica fuori dall’ambito della Città delle Colonie a sud di Cesenatico, scelta  che aumenta i nostri dubbi sulla legittimità dell’intera delibera.”.

“Abbiamo la netta sensazione – prosegue il Capogruppo Matteo Gozzoli - che in tutta questa  partita l’amministrazione comunale ed in particolare il Sindaco Buda, abbiano agito a rovescio,  ossia al contrario di come un’amministrazione pubblica dovrebbe agire”. In particolare il Gruppo PD ha criticato il metodo con il quale l’amministrazione ha selezionato  i sei progetti iniziali poi diventati 8 in sede di approvazione: “L’amministrazione ha scelto sei  progetti, approvando la delibera già nel dicembre 2012 – spiega Gozzoli – poi in seguito ai pesanti  rilievi della Provincia confermati anche dal parere legale dell’avvocato Graziosi, ha individuato le opere pubbliche.”.

Le opere pubbliche nella delibera consigliare del 21 dicembre 2012 non erano, infatti, presenti, mentre nella delibera del 22 novembre 2013, a un anno di distanza, sono state inserite alcune opere, che l’amministrazione tuttavia si riserva di realizzare fatte salve esigenze diverse da parte della città. “Quello che abbiamo chiesto in Consiglio Comunale senza aver risposta è come sia stato possibile  scegliere i sei privati all’interno dei 47 cittadini che avevano partecipato al bando del POC se le opere pubbliche non erano state specificate prima in sede di selezione, con quali criteri insomma si è consentito a un numero esiguo di cittadini di accedere al residuo del PRG 98 senza aver specificato gli interventi e le tempistiche che gli stessi privati avrebbero dovuto realizzare come contropartita? In sostanza se le opere pubbliche sono state individuate in maniera sbrigativa un anno dopo all’accettazione di sei progetti, come facciamo a essere sicuri che gli altri cittadini esclusi non avrebbero potuto offrire opere pubbliche migliori per il bene della collettività?” Poi prosegue Gozzoli: “A nostro avviso l’intero impianto della variante privilegia eccessivamente le singole opere dei privati a scapito dei progetti che dovranno essere realizzati per la collettività. Inoltre, in alcuni casi (vedasi il progetto ex Colonia Varesina), il concetto di interesse pubblico  viene snaturato come mai era accaduto nella storia di Cesenatico.”.

La delibera è passata con 9 voti a 7, tuttavia il Partito Democratico non smetterà di approfondire in tutte le sedi le anomalie che stanno dietro alla variante, “perché, pur consapevoli che vi possano essere linee politiche diverse per lo sviluppo della città – conclude Gozzoli – non possiamo permettere che venga meno la tutela dell’interesse generale della città di Cesenatico”.

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