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Crisi a Cesenatico, Buda appeso ad un filo: "Ce la faremo anche al prossimo Consiglio"

Il sindaco di Cesenatico Roberto Buda è salvo, ma solo per due o tre settimane, giusto fino al prossimo consiglio comunale, poi i nodi della sua maggioranza torneranno al pettine. Ecco, in un'intervista a CesenaToday come conta di risolvere la crisi a Cesenatico

Il sindaco di Cesenatico Roberto Buda è salvo, ma solo per due o tre settimane, giusto fino al prossimo consiglio comunale, poi i nodi della sua maggioranza torneranno al pettine e a quel punto si capirà se la sua maggioranza di centro-destra ha ancora i numeri per continuare a governare Cesenatico o se dovrà dire addio anzitempo alla guida del Comune. La maggioranza di Buda si è via via sempre più assottigliata: prima la rottura col Pri, poi le tensioni con la Lega Nord. In Consiglio siede inoltre un consigliere formalmente di maggioranza, ma “battitore libero” e pronto a votare per far affondare il sindaco. Insomma, un quadro non certo di stabilità.
 

Venerdì sera, nel corso di un convulso consiglio comunale, Buda ha portato a casa il ritiro della mozione di sfiducia essenzialmente per un fatto tecnico. Ma le opposizioni (Pd, M5S, Pri) la riproporranno già per il prossimo Consiglio. Cosa conta di fare questa volta Buda per salvare l'ultimo scampolo di legislatura?
 

Sindaco Buda, con il ritiro della mozione di sfiducia è salvo ma solo fino al prossimo Consiglio Comunale. La sua amministrazione continua a rimanere in bilico, cosa conta di fare alla prossima seduta?

“Le dimissioni del consigliere Donini della Lega Nord sono giunte un giorno prima del Consiglio come un fulmine a ciel sereno. Nelle settimane precedenti c'era stato un percorso condiviso per giungere ad un voto che non rappresentasse una sfiducia. Le sue dimissioni hanno rimesso tutto in forse..”
 

Intende dire che Donini ha subito pressioni?

“Questo non lo so e non mi permetto di dirlo. Però, il percorso che ha portato al ritiro della mozione di sfiducia da parte delle opposizioni, che è avvenuto in un Consiglio Comunale, con tutti gli strumenti democratici e nella legalità delle metodologie adottate, come ci ha garantito anche la Prefettura in un suo parere, ci dà qualche settimana di tempo per risolvere la situazione e sono fiducioso di farlo, ragionando con la maggioranza e la Lega Nord”.
 

Ritiene quindi ancora sanabile la frattura con la Lega Nord?

“Assolutamente recuperabile, coi ragazzi della Lega Nord di Cesenatico abbiamo un rapporto di stima e di fiducia e continueremo ad averlo, sia con Donini che con Dall'Olio. Abbiamo lavorato molto assieme in questi anni”.
 

Invece con il consigliere Cangini, in Consiglio di fatto come un indipendente?

“Ho visto che ha reso pubblico un sms che gli ho inviato, e a cui non ha ancora risposto. Non vi era niente di male: come sindaco mando decine di sms al giorno. Con quello inviato a Cangini gli chiedevo un atto di correttezza con l'elettorato, di dimettersi e permettere alla maggioranza con cui è stato votato di portare a termine la sua esperienza amministrativa, lasciando poi all'elettorato la decisione sul fatto se si è governato bene o male. Quello che è emerso è che Cangini, nell'ultimo consiglio, ha preso palesemente l'iniziativa di coordinamento delle opposizioni per giungere alla sfiducia, in passato ha votato contro al bilancio: il suo ruolo in maggioranza è evidentemente finito. Non è obbligato a dimettersi, ma farlo sarebbe un atto di cortesia e di correttezza politica chiesta dal Sindaco di Cesenatico”.
 

Per chi è poco interessato alle beghe politiche, la domanda che viene è: questo sindaco è in grado di governare o è tutto il tempo impegnato a gestire le liti nella sua maggioranza?

“Anche stamattina sono stato in ufficio ed ho incontrato gente. Alla fine di dicembre abbiamo dato il via libera a 500.000 euro di asfaltature. Siamo al lavoro su tantissime partite: Rue, Psc, accordo di programma città delle colonie, nuova casa di riposo e tanto altro ancora. E' vero che ora molta energia sta andando a gestire le questioni politiche, ma la carne al fuoco è tanta e tanti i progetti che voglio portare a termine prima delle fine della legislatura. Ammetto di aver avuto anche la tentazione di mollare tutto, ma il vedere i tanti progetti in corso mi dà il gas per tenere duro”.

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