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Cesenatico, controlli anti-sismici nelle scuole: i dubbi di Gozzoli

Gozzoli non nasconde "dubbi e perplessità", che ha deciso di illustrare al sindaco Roberto Buda attraverso una lettera

Il capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico, Matteo Gozzoli, interviene sulle verifiche di vulnerabilità sismica di tutte le scuole comunali dopo aver visionato la determina con la quale l'amministrazione comunale ha affidato ad un tecnico esterno l'incarico per procedere ai controlli delle strutture. "Sono soddisfatto della scelta fatta dall’amministrazione - esordisce Gozzoli - che rispecchia quanto più volte avevo richiesto in Consiglio Comunale e quanto l’intero Consiglio aveva indicato attraverso l’approvazione di un ordine del giorno.
Conoscere la reale condizione di sicurezza statica e sismica di tutti gli edifici pubblici –oltre a rappresentare un obbligo di legge – è fondamentale per poter pianificare e programmare interventi seri di messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico (prime fra tutti le scuole)".

Tuttavia Gozzoli non nasconde "dubbi e perplessità", che ha deciso di illustrare al sindaco Roberto Buda attraverso una lettera: "La Determina ed il relativo Disciplinare non riportano alcun cenno a prove e verifiche sui materiali, che – a detta di tecnici qualificati - sarebbero obbligatorie e fondamentali per giungere ad una reale conoscenza dello stato dei manufatti. Si osserva che per scuole vetuste quali Media 1, Primaria di Sala e Primaria di Villalta, non si hanno elaborati strutturali asseverati da tecnici abilitati (ingegneri strutturisti) e quindi, per una corretta stima della vulnerabilità sismica del fabbricato oggetto di indagine risulta fondamentale e obbligatoria (decreto ministeriale 14 gennaio 2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni capitolo 8 e allegato A della circolare Lavori Pubblici 617 del 2 febbraio 2009) un’attenta indagine dei materiali che costituisco le strutture portanti dei fabbricati oggetto di studio, mediante prove in situ e di laboratorio e dettagliati rilievi tecnici strutturali a cui non si fa cenno nella Determina di incarico né nel Disciplinare".

"Inoltre, confrontando l’importo lordo riconosciuto al tecnico incaricato (27.501,24 euro, compresivi di cassa professionale e Iva), mi domando: come sia possibile che per verifiche che riguardano una quindicina di scuole venga corrisposto un compenso cosi basso quando nel 2012 le verifiche sismiche sulla ex scuola Saffi e sul palazzo del Comune hanno comportato  una spesa pari a 15.916,63 euro a cui si sono aggiunti 15.147,75 euro per l’esecuzione di indagini diagnostiche sui materiali per un totale di 31.064,38 euro - continua -. Vorrei capire che tipo di verifica, e quale livello di approfondimento avranno i controlli che sono stati commissionati. Una seria verifica di sicurezza e vulnerabilità sismica di un fabbricato è fondamentale per instaurare un impegno economico (in questo caso dalla pubblica amministrazione) per un cantiere di miglioramento o adeguamento sismico del fabbricato stesso. Un’indagine approssimativa (non conforme ai parametri della normativa tecnica sopra menzionata) non può essere considerata e sarebbe rifiutata dall'Ente di controllo per le pratiche sismiche (Servizio Tecnico di Bacino)".

"Già in passato, con l’attuale amministrazione, alcuni compensi molto bassi riconosciuti per prestazioni affidate a tecnici esterni hanno sollevato dubbi e perplessità da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione e di alcuni ordini professionali - prosegue -. Una serie di verifiche sismiche così importanti e strategiche sul nostro patrimonio edilizio scolastico, non può rischiare di essere messa in dubbio da interventi degli ordini professionali o addirittura dell’Anac. Vorrei capire meglio le motivazioni per cui al tecnico incaricato non sono state richieste verifiche approfondite ma solo una serie di verifiche “sulla carta” che non ci consentiranno di conoscere il reale livello di sicurezza dei nostri edifici e inoltre rischiano di non fornire all’Ente la documentazione necessaria per partecipare a bandi regionali e statali per la riqualificazione delle scuole. Ho il dubbio che le verifiche - così come sono state commissionate dal Comune di Cesenatico – rappresentino un’operazione non efficace e non rispettosa della normativa. Rischiamo di spendere risorse pubbliche per una serie di verifiche parziali e non approfondite, più utili forse alla campagna elettorale che alla reale conoscenza dello stato di fatto dei nostri edifici scolastici".
 

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