rotate-mobile
Politica Cesenatico

Cesenatico celebra la Liberazione: "Ricordiamo l’alto valore della libertà"

Inizieranno alle 9.30 con una messa alla chiesa di San Giacomo le iniziative di Cesenatico relative al 69esimo anniversario della Liberazione d'Italia

Inizieranno alle 9.30 con una messa alla chiesa di San Giacomo le iniziative di Cesenatico relative al 69esimo anniversario della Liberazione d'Italia. Alle 10.30 una delegazione in rappresentanza della Città, delle forze politiche, sociali, militari e delle Associazioni Partigiane si recherà a deporre corone di alloro nei luoghi che ricordano i Caduti Partigiani: a Ponte Ruffio, alla Rocca di Cesena e al cimitero cittadino

"La Festa della liberazione celebrata il 25 aprile di ogni anno ricorda agli italiani l’alto valore della libertà ed in particolare libertà dalla dittatura nazi-fascista - esordisce il sindaco, Roberto Buda -. Per celebrare questa data ho scelto uno stralcio delle parole che il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, pronunciò in Parlamento per il XXV anniversario della Liberazione. Sono parole attualissime che desidero condividere con tutti i cittadini".
 
"Senza questa tenace lotta della classe lavoratrice – lotta che inizia dagli anni ’20 e termina il 25 aprile 1945 – non sarebbe stata possibile la Resistenza, senza la Resistenza la nostra patria sarebbe stata maggiormente umiliata dai vincitori e non avremmo avuto la Carta costituzionale e la Repubblica - continua Buda -. Protagonista è la classe lavoratrice che con la sua generosa partecipazione dà un contenuto popolare alla guerra di Liberazione. Ed essa diviene, così, non per concessione altrui, ma per sua virtù soggetto della storia del nostro paese. Questo posto se l’è duramente conquistato e non intende esserne spodestata. Ma noi non vogliamo abbandonarci ad un vano reducismo".

Per Buda è necessario "porre in risalto come il popolo italiano sappia battersi quando è consapevole di battersi per una causa sua e giusta; non inferiore a nessun altro popolo" e "riaffermare la vitalità attuale e perenne degli ideali che animarono la nostra lotta. Questi ideali sono la libertà e la giustizia sociale, che – a mio avviso – costituiscono un binomio inscindibile, l’un termine presuppone l’altro: non può esservi vera libertà senza giustizia sociale e non si avrà mai vera giustizia sociale senza libertà. E sta precisamente al Parlamento adoperarsi senza tregua perché soddisfatta sia la sete di giustizia sociale della classe lavoratrice. La libertà solo così riposerà su una base solida, la sua base naturale, e diverrà una conquista duratura ed essa sarà sentita, in tutto il suo alto valore, e considerata un bene prezioso inalienabile dal popolo lavoratore italiano (…). Questo insegnamento deve guidare sempre le nostre azioni e la nostra attività di uomini politici: operare con umiltà e con rettitudine non per noi, bensì nell’interesse esclusivo del nostro popolo".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cesenatico celebra la Liberazione: "Ricordiamo l’alto valore della libertà"

CesenaToday è in caricamento