Cesena SìAmo Noi, i propositi sull'urbanistica

Il Movimento "Cesena SìAmo Noi" per la Tutela dei Beni Comuni tornerà a riunirsi in Assemblea pubblica mercoledì 22 gennaio alle ore 20,30 presso la sala polivalente di Borgo Etico, in via Cavalcavia 90 a Cesena. La cittadinanza interessata è invitata a partecipare.

Il comitato promotore del Movimento è formato dalle seguenti persone: Gianluca Amadio, Giaime Barducci, Claudia Battistini, Roberta Bertaccini, Giancarlo Biondi, Anna Maria Bilancioni, Mario Canestrini, Maria Chiara Bocchini, Lorenzo Brandolini, Giuseppe Brighi, Fabrizio Casalboni, Nazario Casalboni, Luisa Cerasoli, Loris Dall'Ara, Davide Fabbri, Giuseppe Fabbri, Davide Fagioli, Antonio Fratelli, Piero Guiducci, Gaetano Gerbino, Gianfranco Gherardi, Marta Lanzoni, Pietro Emilio Maraldi, Paolo Marani, Barbara Martini, Lorenzo Oropallo, Domenico Palazzi, Dora Pandolfi, Anna Lia Pedrelli, Barbara Pirotti, Luca Pisanelli, Carmela Romano, Vania Santi, Vincenzo Serra, Giancarlo Spazioso, Vittorio Valletta, Francesco Vitali.

In assemblea verrà portato il contributo del Gruppo di Lavoro su Urbanistica e Gestione del Territorio, che si è costituito recentemente poichè ritiene che un'attenta pianificazione territoriale debba prevedere un'oculata gestione del territorio intesa come Bene Comune da tutelare per l'interesse generale.

Questo il programma di impegni presi:

1. Proposte per un nuovo metodo di pianificazione territoriale e di economia sostenibile, partendo da un quadro conoscitivo del territorio da condividere. Le proposte del Movimento: salvaguardare il territorio comunale dalla deregulation e dal cemento ingiustificato, per la tutela dell'ambiente, del paesaggio, dei suoli agricoli; puntare alla riqualificazione dei tessuti urbani esistenti piuttosto che alla nuova edificazione; sviluppare nuove strategie per il piano energetico comunale, verso obiettivi di autosufficienza energetica; trovare risposta alla mancanza di alloggi economicamente accessibili per le fasce di popolazione a medio-basso reddito: l’Housing sociale e l’edilizia economica popolare (PEEP) non sono la stessa cosa.

2. Monitoraggio e controllo delle azioni e dell'attività dell'Amministrazione comunale di Cesena.

Preparazione di schede conoscitive per l'organizzazione di una Assemblea pubblica su:

- Nuova Variante “di Salvaguardia” al PRG che verrà approvata a breve dal Consiglio Comunale;

- Accordi coi privati su due nuove aree produttive in zona agricola (Jolly Service a Torre del Moro e Gobbi Frutta a Calabrina);

- Accordo di programma “Social Housing”;

- Nuova caserma dei Carabinieri in cambio di un nuovo Centro Commerciale in area Montefiore;

- Nuovo Cemento in area Ippodromo;

- Quartiere Europa vicino alla Stazione;

- Quartiere Novello all'ex Mercato Ortofrutticolo.

Preparazione delle osservazioni in merito con coinvolgimento del maggior numero possibile di associazioni per la difesa del territorio (WWF, Italia Nostra, Legambiente).

3. Coinvolgimento dei cittadini sui temi dell'urbanistica e della gestione del territorio attraverso l’informazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Promuovere la progettazione collettiva e partecipata: occorre dar corpo alla democrazia sui temi dell'urbanistica attraverso la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica della nostra città. I cittadini devono essere nelle condizioni di poter, non solo dire la loro, ma incidere realmente nelle scelte urbanistiche, attraverso strumenti adeguati. Agli abitanti deve andar riconosciuta la competenza propria di chi la città la abita. Ognuno di noi può farsi portatore di istanze e idee importanti per il rispetto dell'interesse collettivo.

4. Censimento case-abitazioni vuote e capannoni-edifici produttivi vuoti, non utilizzati, a Cesena. Nell’ottica della redazione di un Quadro conoscitivo, occorre misurare con certezza lo stato attuale delle disponibilità del nostro patrimonio edilizio esistente. E' davvero così essenziale aggiungere ulteriore cemento e asfalto nella nostra città? Oltre a richiedere i dati in possesso del Comune di Cesena, si propone di realizzare un censimento autogestito dal Movimento, con squadre di attivisti in ogni quartiere.