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Cesena Siamo Noi rinnova la richiesta: "Commissioni consiliari via web"

"Trasmettere via web anche le commissioni consiliari che, lo ricordiamo, sono cinque e riguardano importanti ambiti di approfondimento della vita pubblica della comunità"

Cesena Siamo Noi torna su un tema già trattato in passato e "ribadisce la necessità di eseguire le riprese video delle commissioni consiliari attraverso la diretta Facebook, come per le dirette utilizzate dal Sindaco o su Youtube, come per i consigli comunali, per dare modo alla cittadinanza di essere informata sull’attività istituzionale e decisionale delle scelte pubbliche".  

"Da pochi giorni - spiega Csn -  le commissioni sono finalmente tornate ad essere pubbliche, dopo più di tre mesi, essendo disponibile ai cittadini la possibilità di seguirle dalla Sala Consigliare come in passato: è un passaggio essenziale, di cui avevamo più volte segnalato l’esigenza, ma non possiamo fermarci qui. L’emergenza Covid-19 ha reso evidente l’importanza dell’utilizzo delle modalità informatiche, che sono un canale importante di comunicazione, da implementare affrontandone le specifiche problematiche di accesso. Come CSN rinnoviamo la richiesta – fatta ad ottobre scorso e votata negativamente da PD e Cesena2024 -  di trasmettere via web anche le commissioni consigliari che, lo ricordiamo, sono cinque e riguardano importanti ambiti di approfondimento della vita pubblica della comunità. Sarebbe significativo iniziare dalla commissione di martedi 16 giugno, che è importante perché riguarda obiettivi e programmazione del piano PEBA, Piano Eliminazione Barriere Architettoniche. Affrontando il tema dell’accessibilità, crediamo sarebbe un passo importante quello di favorire l’accesso via web agli appuntamenti pubblici, non in ottica di sostituire la partecipazione dal vivo, ma di aggiungere nuovi canali per chi volesse scegliere questa modalità o non potesse usufruire di altre".

"Nello specifico del tema, i PEBA, sono stati introdotti nel 1986, con l’articolo 32, comma 21, della legge n. 41, e integrati con l’articolo 24, comma 9, della legge 104 del 1992, che ne ha esteso l’ambito agli spazi urbani, sono lo strumento individuato dalla nostra normativa per monitorare e superare le barriere architettoniche insistenti sul territorio. Il Piano, di cui il comune dovrebbe già essersi dotato, è teso a rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti in un’area circoscritta e può riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani (strade, piazze, parchi, giardini, elementi arredo urbano). Il piano deve poter individuare anche le proposte progettuali di massima per l’eliminazione delle barriere presenti e fare la stima dei costi: i PEBA, infatti, non sono solo uno strumento di monitoraggio, ma anche di pianificazione e coordinamento sugli interventi per l’accessibilità poiché comportano una previsione del tipo di soluzione da apportare per ciascuna barriera rilevata, i relativi costi, la priorità di intervento. Vista l’importanza del tema trattato, chiediamo sia possibile avere la trasmissione anche da remoto già da domani per dare modo ad un maggior numero di cittadini interessati di poter assistere applicando il principio di garanzia di partecipazione".

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