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Rivoluzione Civile si smarca dal M5S e para il colpo del Pd

Michele Dotti, candidato alla camera per Rivoluzione Civile, va a mille. In pochi minuti condensa il programma del capo politico Antonio Ingroia e punta dritto a numeri e valori

Michele Dotti, candidato alla camera per Rivoluzione Civile, va a mille. In pochi minuti condensa il programma del capo politico Antonio Ingroia e punta dritto a numeri e valori. “Le nostre idee sono quelle della maggioranza del paese, manca chi le rappresenti in Parlamento”. Il richiamo è ai successi dei referendum su "acqua bene comune" e "no al nucleare" che hanno chiamato milioni di cittadini alle urne. Anche l'ambiente gli è caro tanto e avanza la proposta: "Deroga al patto di stabilità per i comuni virtuosi che riducono gli sprechi energetici e si impegnano alla messa in sicurezza degli edifici pubblici".

Gli assi del poker di Dotti sono "giustizia, pace, diritti e lungimiranza", ma nessuna confusione con Grillo e il Movimento 5 Stelle. "Nel programma a 5 Stelle non sono nominati il lavoro, la biodiversità e l'immigrazione. Noi siamo a favore di un'Europa unita non solo economicamente e questa svolta la si può fare da dentro".

A Franceschini, che solo pochi giorni fa ha definito il voto a Rivoluzione civile “inutile” ha risposto tranquillamente che “La Costituzione parla di voto libero e segreto, non di voto utile. Il Pd non capisce che i nostri voti sono tolti a Monti e Pdl visto che con ogni probabilità il Pd avrà la maggioranza a “mani basse”. Sono i nostri contenuti che fanno paura e temo che Bersani preferisca come alleato Monti a Ingroia, ma spero di sbagliarmi”.

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