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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'assemblea comunale del Pd promuove la giunta Lucchi. Intanto si pensa alle primarie

All’assemblea comunale del Partito Democratico tenutasi lunedì sera è stato infatti approvato quasi all’unanimità dei circa cento iscritti presenti, nessun voto contrario e un solo astenuto, il documento che sancisce il buon operato dell’amministrazione comunale di Cesena

Giudizio più che positivo all’operato della giunta Lucchi. All’assemblea comunale del Partito Democratico tenutasi lunedì sera è stato infatti approvato quasi all’unanimità dei circa cento iscritti presenti, nessun voto contrario e un solo astenuto, il documento che sancisce il buon operato dell’amministrazione comunale di Cesena. Documento redatto dalla segreteria comunale Pd, che ritiene che il partito debba continuare a svolgere un ruolo da protagonista nello stimolo dell’attività politico-amministrativa cittadina.

Da tutti gli interventi è emersa soddisfazione per il lavoro svolto dal sindaco e dai suoi assessori, soprattutto per la coesione sociale ottenuta, e i servizi ai cittadini. Ad inizio seduta il presidente dell’assemblea, Paolo Zanfini, che ha diretto l’incontro assieme ai segretari comunali Pd in carica Roberto Zoffoli, Fabrizio Landi e Gabriele Borghetti, ha spiegato i motivi dell'assenza di Enzo Lattuca, a Roma per impegni parlamentari, e dell’assessore Orazio Moretti, occupato in un’ assemblea pubblica. Poi Roberto Zoffoli ha illustrato il percorso per le primarie di coalizione in vista delle elezioni amministrative, primarie che si prevede di svolgere non oltre il 10 novembre, proponendo che le candidature a sindaco vengano presentate entro il 30 settembre, supportate dal 35% di firme dei componenti l'assemblea cittadina o del 20% degli iscritti al Pd.

La parola quindi a Fabrizio Landi, che ha letto la relazione preparata dalla Segreteria comunale, nella quale viene ripercorso il mandato della giunta, e a seguire il dibattito tra i presenti. Per Piero Gallina «un’ amministrazione deve dimostrare capacità di guida. La crisi ha messo in luce come la nostra sia una comunità forte. E’ merito del senso d’ appartenenza, ma anche della capacità dell’ Amministrazione di coinvolgere e di farsi coinvolgere, di rapporto e di confronto. A Cesena quella veramente in difficoltà è l'opposizione, e questo è un problema anche per l’ Amministrazione». Lo stesso hanno dichiarato anche Andrea Pullini e Mauro Robertini.

Luca Panzavolta ha riportato i giudizi che di Cesena danno cittadini e amministratori di altri comuni: «in Romagna si dice che Cesena ha una giunta che ha fatto bene il proprio mestiere. Oggi possiamo svolgere un ruolo in regione, come mai è accaduto in passato, poiché abbiamo un “volto”, che nel ridisegno delle gerarchie romagnole ci pone in posizione privilegiata». Per il prossimo quinquennio ha suggerito di attrarre ulteriormente imprese, anche medio-piccole, anche grazie alla capacità maturata dal Comune di ridurre i tempi della burocrazia, che spesso soffocano le imprese in culla. E di dedicare attenzione alle periferie della città, non solo al centro. Aspetto richiamato anche da Gianfranco Rossi, Fabio Pezzi ed Enrico Rossi, che hanno elogiato il ruolo svolto dai quartieri, spazio fondamentale di confronto, che aiuta la città a non avere punti veri di degrado e a creare una congiunzione con il mondo del volontariato. Franco Spazzoli ha chiesto di lavorare con più forza sui temi della cultura, dando particolare centralità alla cura del patrimonio pittorico, con un “museo sulla storia della città”.

Sui temi ambientali, il giudizio di Maurizio Montalti è stato positivo, in particolare per il forte segno di discontinuità dato rispetto al recente passato. Gabriele Borghetti ha ripreso il programma elettorale del 2009, per controllare la corrispondenza tra le promesse elettorali e la realizzazione delle stesse. «Una sorpresa piacevolissima è notare come dopo poco più di 4 anni il programma sia realizzato ed abbia al suo interno un’ analisi della crisi economica perfetta, lungimirante, ancora attualissima. A Cesena in questi anni si sono costituiti pochi comitati, che in passato erano invece moltissimi, segno che vi è un’ evidente condivisione del lavoro della giunta. Come Pd dobbiamo cercare di essere un interlocutore attivo dell'Amministrazione, tornando a formulare proposte».

C’è anche chi, come  Angelo Bartolini, è stato più morigerato nell’intervento, ritenendo che il sindaco abbia sì fatto del proprio meglio, ma che non si debbano neppure dimenticare gli errori del passato che questa amministrazione ha dovuto gestire. Simone Zignani, in chiusura, ha dato voce al pensiero di molti: «non era scontato che questa sera fossimo qui, poiché non è usuale che un partito, nella sua interezza, si confronti sul lavoro svolto da un'amministrazione comunale. Va quindi un plauso, per il metodo, al sindaco ed alla segreteria. Il Pd sta dimostrando a livello locale che si può fare qualcosa di diverso rispetto ad un sentire negativo collegato ai livelli nazionali».

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