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Centro storico, l'assessore Ferrini: "Ripopolamento e attività in aumento, in particolare nella ristorazione"

Ferrini illustra lo studio e l’elaborazione di prospettive di sviluppo del centro storico, affidato dall’Amministrazione comunale all’Associazione Principi Attivi

La rigenerazione del centro storico di Cesena è in atto e la pandemia ha accelerato i tempi garantendo una significativa e percettibile evoluzione sul fronte del commercio, della programmazione culturale e dell’interazione tra luoghi e cittadini. È questo, in sintesi, il riscontro fornito dall’Assessore allo Sviluppo Economico Luca Ferrini sulla base del percorso partecipativo per l’analisi, lo studio e l’elaborazione di prospettive di sviluppo del centro storico, affidato dall’Amministrazione comunale all’Associazione Principi Attivi, ma anche in riferimento ai dati demografici ed economici del centro storico e della Ztl elaborati dal Servizio Statistica Associato del Comune.

Dagli studi effettuati risulta come il centro cittadino di Cesena (5990 residenti), diversamente da altre aree della città, negli ultimi anni sia stato interessato da un ripopolamento, prediligendo un aumento dei nuclei familiari ridotti (spesso unipersonali). Tale incremento della popolazione residente non ha riguardato un’immigrazione straniera né, come evidente, è risultato determinato da un innalzamento del numero degli alloggi, essendo il patrimonio immobiliare rimasto invariato. Anche le realtà produttive e commerciali, a dispetto degli anni di crisi alle nostre spalle e degli effetti depressivi della pandemia da Covid-19, hanno registrato un progressivo aumento dei numeri, con particolare riferimento al versante della ristorazione e dei pubblici esercizi.

“Uno sguardo mirato sul centro storico – commenta l’Assessore Luca Ferrini – ci consente di formulare una lettura aggiornata sull’andamento socio-economico e culturale del nostro territorio che, dati alla mano, segue la stessa tendenza di tutte le altre città italiane. Da tempo infatti i centri città sono interessati da una serie di politiche di promozione, valorizzazione e rigenerazione avviate dai Comuni, in collaborazione con gli altri enti locali e le Associazioni di categoria, nel momento in cui il commercio di vicinato ha subito un significativo indebolimento. La pandemia ha acuito alcune tendenze, creando gravi e preoccupanti difficoltà a famiglie e imprese, e ne ha modificate delle altre, ma ciò che emerge è un dato importante per Cesena: il nostro centro storico ha registrato non poche aperture di nuovi esercizi commerciali. Nonostante questo, occorre però continuare a sostenere lo sviluppo creando tutte le condizioni per favorire la giusta cornice in cui far crescere un commercio di qualità, capace di portare creatività e valore e di ridefinire gli spazi pubblici, rendendoli agevolmente frequentabili, pedonabili e attraenti. Da oltre un anno con l’e-commerce di ‘Io sono Cesena’, e il relativo circuito del cashback, stiamo cercando di tutelare i negozi di prossimità, anche attraverso politiche attive tese alla costruzione di una proposta commerciale ed economica di rete che da un lato avvicina il consumatore all’offerta locale e dall’altra consente al cittadino di raggiungere facilmente il centro città”.

Costruire il futuro del centro storico significa dunque lavorare su cinque temi cruciali: utilizzo dei grandi spazi (come le piazze e le vie più ampie); grandi negozi e piccolo commercio di vicinato; pedonalizzazione; mettere al centro i giovani e gli anziani, anche attraverso il lavoro svolto dalle Associazioni operanti sul territorio; sviluppare ulteriori processi partecipativi al fine di rendere il centro città un grande e accessibile spazio pubblico multifunzionale.

Organizzare eventi ai giardini Serravalle e giardini pubblici; incentivare l’utilizzo della bici con bike to shop, adottare servizi di sosta come MyCicero e rendere gratuito il parcheggio Mattarella nel fine settimana. Allestire eventi nei luoghi pubblici, restituire vita agli spazi in disuso e creare occasioni di incontro tra commercianti e cittadini. “Dopo una concreta sperimentazione avviata nel corso di questi due anni – prosegue l’Assessore – nei prossimi diciotto mesi proseguiremo con azioni di sviluppo che seguiranno le strategie fino ad oggi attuate. In modo particolare ci concentreremo sul potenziamento delle attività infrasettimanali per i più giovani creando un’ulteriore connessione tra il Campus universitario, l’ex Macello, la Stazione, il Foro Annonario e tutti gli altri luoghi, Biblioteca Malatestiana e Casa Bufalini inclusi, dedicati per loro natura ai nostri giovani. Rendere un centro vivo significa innanzitutto creare tutte le condizioni perché i ragazzi e le ragazze, e con loro le famiglie e i visitatori, non cerchino nuove proposte altrove. Cesena guarda al futuro e certamente progetti come le tre piazze, la nuova Pinacoteca, il polo musicale a Palazzo Mazzini Marinelli, cambieranno radicalmente il volto del nostro centro storico innalzando la qualità stessa dell’offerta turistica”.

Analisi economica. Nel 2021 sono 1.370 le imprese registrate nel centro storico: il 44% riguarda il “commercio e turismo”, il 39% i Servizi e il 17% il resto. A partire dal 2016 il problema delle chiusure commerciali diventa concreto tanto che la riduzione degli esercizi commerciali tocca il punto minimo nel 2019, e il 2020, caratterizzato dal lockdown, non fa registrare miglioramenti rispetto all’anno precedente. Di buon auspicio, invece, la situazione in centro storico che si registra a partire dal secondo semestre 2021: Commercio, Servizi e Costruzioni sono in netta ripresa.

La delibera sul Centro storico sarà discussa dal Consiglio comunale giovedì 12 maggio.

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