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Causa Gessi, la difesa del Pd: "Sanatorie non possibili, se non a costo di nuovi rischi"

Continua la nota del Pd: “La politica è l’arte del possibile, ma auspichiamo e vogliamo il rispetto delle norme, che la politica s'è data, prudenza e che non ci siano errori di interpretazioni come quelli emersi”

“Il M5S e Libera Cesena lamentano la mancanza di volontà da parte del Comune di arrivare a ridurre il danno, ma durante le Commissioni sono emersi invece gli incontri tenutesi con il privato alla ricerca di una soluzione.  Qualcuno lamenta anche che nella trattativa l’Amministrazione Comunale si sia comportata secondo le norme, ma ci domandiamo cosa altro potesse fare, visto e considerato che proprio dalla non corretta interpretazione delle norme, si era arrivati in quella situazione? Sanatorie, non risulta poi fossero possibili, allo stato dei fatti, con rischi di ulteriori problematiche ed infrazioni. Il buonsenso, che qualcuno afferma fosse necessario, rischiava di portare ad ulteriori abusi ed uso improprio dei permessi”: è la difesa che arriva dal Capogruppo PD, Davide Ceccaroni, sulla vicenda del ristorante “I Gessi”, che porterà presto il Comune a sborsare milioni di euro di risarcimento.

Continua la nota del Pd: “La politica è l’arte del possibile, ma auspichiamo e vogliamo il rispetto delle norme, che la politica s'è data, prudenza e che non ci siano errori di interpretazioni come quelli emersi”. Ed infine: “Il M5S lamenta infine la scarsa presenza di consiglieri da parte del Gruppo PD e Articolo 1 – MDP durante l’ultima Commissione di Garanzia e Controllo: strano che sia proprio il M5S, il gruppo meno presente in assoluto in Consiglio Comunale e alle Commissioni, a criticare due gruppi che sono quasi sempre presenti al completo, o quasi, come anche avvenuto nell’ultima Commissione (erano presenti 4 consiglieri su 6 designati). Se proprio vogliamo basarci sui numeri, nel 2016 la media di presenza dei consiglieri PD alle commissioni è stata pari a circa il 60%, mentre il M5S è risultato molto meno presente, con punte “basse” pari al 22% in commissione 3, al 35% in commissione 4, al 39% in commissione 2. Quindi ben venga l’invito ad una maggiore partecipazione ed approfondimento da parte di tutti, anche di noi della maggioranza, ma attenzione a non reclamare la partecipazione solo quando si è presidenti di commissione, perché si risulta poco credibili”.
 

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