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Sfir, le senatrici Bianconi e Valdinosi pronte a attivare tavolo contro i trasferimenti

"Comprendiamo benissimo – sottolineano le senatrici Bianconi e Valdinosi – che le esigenze di competere nei mercati internazionali richiedano una rimodulazione dei sistemi produttivi"

La vicenda Sfir, con l’ipotesi di trasferire 21 lavoratori nelle sedi di Brindisi e Milano, continua a essere in evidenza nelle agende delle senatrici cesenati Laura Bianconi e Mara Valdinosi che lo scorso 14 dicembre hanno scritto al ministro Guidi chiedendo un suo interessamento per trovare soluzioni alternative. La Sfir, infatti, nel predisporre il piano di ristrutturazione aziendale ha beneficiato negli anni 2005 -2006 di circa 260 milioni di contributi da parte dell’Unione Europea proprio per mantenere i posti di lavoro nelle sedi storiche nella provincia di Forlì.

“Comprendiamo benissimo – sottolineano le senatrici Bianconi e Valdinosi – che le esigenze di competere nei mercati internazionali richiedano una rimodulazione dei sistemi produttivi ma, come cesenati, non possiamo non avere come riferimento anche le necessità dei lavoratori e delle loro famiglie, che devono poter continuare a lavorare in serenità senza stravolgimenti della propria vita. Per questo – concludono le senatrici – abbiamo chiesto di monitorare la vicenda al ministro Guidi che ci ha dato piena disponibilità anche a partecipare a un incontro con le parti interessate. Noi per la nostra parte, come senatrici del territorio in cui la Sfir è nata e si è sviluppata, siamo a disposizione per dar vita a un ambito di confronto a livello nazionale alla presenza del ministro Guidi, per incontrare i vertici dell’azienda, i lavoratori e le parti sociali e arrivare quanto prima ad una positiva soluzione della vicenda”.
 

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