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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Cesenatico, scuola Erminia. Il Pd a Buda: "Affrontare il problema in modo serio"

"Il vero procurato allarme è stato causato il sindaco Buda quando nel 2013 ha spaventato le famiglie, gli insegnanti e la dirigenza scolastica, facendo spostare 10 classi dalla ex scuola Saffi all'Erminia", affermano i democratici

"Affrontare in modo serio il problema". Il gruppo consiliare del Pd di Cesenatico torna sulla questione dell'edificio Erminia di Ponente. "Il vero procurato allarme è stato causato il sindaco Buda quando nel 2013 ha spaventato le famiglie, gli insegnanti e la dirigenza scolastica, facendo spostare 10 classi dalla ex scuola Saffi all'Erminia - affermano i democratici -. Nonostante le richieste di numerosi genitori e nonostante un ordine del giorno che presentammo nel settembre 2013, Sindaco e maggioranza hanno sempre fatto muro ad una richiesta semplice: rispettare la legge".

Il Pd cesenaticense ricorda il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni, che specifica che "le costruzioni esistenti devono essere sottoposte a valutazione della sicurezza quando ricorra anche una delle seguenti situazioni: cambio della destinazione d’uso della costruzione o di parti di essa, con variazioni significativa dei carichi variabili e/o della classe d’uso della costruzione”. Osservano i democratici: "Ora è noto a tutti che la palazzina Erminia di proprietà della Provincia autonoma di Trento non era stata progettata per ospitare una scuola ma per essere una colonia marina e quindi con parametri differenti. I collaudi citati dal Sindaco risalgono al 2004, prima quindi che intervenissero le nuove norme nazionali in materia di antisismica, quindi a rigor di legge quella struttura per poter ospitare una scuola andava sottoposta ad una verifica della vulnerabilità sismica".

"Nei giorni scorsi abbiamo chiesto al sindaco di fare chiarezza sulla vicenda, invece oggi purtroppo registriamo un clima di paura che pesa sulle famiglie dei bambini che, pur avendo il diritto sacrosanto di chiedere che la scuola nella quale sono stati trasferiti i loro figli sia più sicura rispetto a quella che frequentavano precedentemente, riscontrano disagio a rapportarsi con l’amministrazione e  a esprimere liberamente il loro pensiero - proseguono -. Anziché fornire risposte a domande legittime, è partita una vera e propria caccia all'uomo per conoscere e magari denunciare l'autore della perizia apparsa su alcuni organi di stampa.  Questo atteggiamento è vergognoso, non degno di un Comune dell’Emilia-Romagna".

"Ora a prescindere dalla perizia presentata dai genitori, il punto è un altro, non guardiamo il dito ma affrontiamo in modo serio il problema - aggiunge il gruppo consiliare democratico -. Già dal 2013 avevamo avuto notizia che il Servizio Tecnico di Bacino su richiesta dei genitori aveva risposto affermando che sull'Erminia fosse necessaria una valutazione, a carico o della proprietà oppure dei gestori (il Comune). Anche gli uffici comunali avevano richiesto pareri all'STB, pareri dei quali non si ha avuto notizia. Era consapevole il Sindaco che sin dal settembre 2013 era stato espresso l'obbligo di procedere a verifiche? Se il Comune ha proceduto a verifiche perché non ne ha mai reso noti gli esiti e infine se non vi sono state verifiche, contrariamente a quanto prescrive la norma, quali sono le ragioni di questa grave inadempienza?".

"Invece di gridare al complotto, il sindaco dovrebbe riflettere al modo in cui ha gestito tutta la vicenda della ex scuola Saffi - concludono dal Pd -. Non va dimenticato che all’epoca promise di realizzare una scuola nuova in due anni e, visto che sono trascorsi abbondantemente e la sua credibilità è pesantemente incrinata, ci dica cosa vuole fare alla luce delle poche disponibilità che risultano dal bilancio e considerato che la progettazione del nuovo polo scolastico è ancora molto indietro".
 

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