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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Medaglia d'onore all'ex SS Wilhelm Kusterer, Valdinosi: "Difendere la memoria e combattere l'odio"

L'onorificenza, che in Italia ha suscitato sdegno e sgomento, è stata poi ritirata dopo le pressioni fatte sul municipio del Land Baden-Wuerttemberg

La senatrice cesenate Mara Valdinosi è la prima firmataria di un'interrogazione al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni sul caso del conferimento da parte del comune tedesco di Engelsbrand della medaglia d'onore a Wilhelm Kusterer, ex SS già condannato per l'eccidio di Marzabotto e per altri crimini di guerra. L'onorificenza, che in Italia ha suscitato sdegno e sgomento, è stata poi ritirata dopo le pressioni fatte sul municipio del Land Baden-Wuerttemberg.

“In un momento in cui l'Europa è nuovamente attraversata da tensioni che profilano l'innalzamento di nuovi muri e barriere, la decisione della città tedesca di Engelsbrand di ritirare la medaglia a uno degli autori della strage di Marzabotto, era un atto dovuto e assume un significato importante”, dichiara l'esponente del Pd. La sua interrogazione è stata sottoscritta anche da Francesca Puglisi e, trasversalmente, da altri 40 senatori.


“L'unico vero antidoto contro il risorgere dell'odio – prosegue la parlamentare democratica - è preservare la memoria dall'oblio, non solo per il giustissimo rispetto verso le vittime ma per evitare che tragedie come quelle di settantadue anni fa non abbiano a ripetersi. In Senato abbiamo discusso ieri ed approvato l'istituzione della giornata della memoria delle vittime dell'immigrazione. Paragonare contesti e epoche storiche diverse è un'operazione sempre complicata. Eppure c'è qualcosa che unisce le vittime di ieri che hanno macchiato con il loro sangue il nostro Appennino e gli innocenti che perdono oggi la vita lungo le coste del Mediterraneo: il fatto che queste tragedie accadono perché quando l'odio comincia ad emergere, viene sempre sottovalutato. È un errore che l'Europa non può ripetere. Per questo consideriamo importante questa notizia su Marzabotto, per questo è importante parlare delle vittime di oggi”.

“Quell'onorifenza era un oltraggio intollerabile - prosegue Valdinosi che, da storica, sulla Resistenza ha svolto ricerche, scritto saggi e libri -. Marzabotto è una ferita ancora aperta, così come lo sono sul nostro territorio gli eccidi di Tavolicci, del Carnaio e di Pieve di Rivoschio. La memoria va difesa e preservata, casi come quello tedesco, purtroppo non infrequenti, offendono invece la memoria collettiva e minacciano gravemente il lavoro quotidiano e instancabile di associazioni e istituzioni unite da sempre nello sforzo di tramandare il ricordo dell'orrore nazifascista e far crescere nelle nuove generazioni la consapevolezza e l'impegno per un futuro di democrazia e di pace”.

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