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Banca Romagna Cooperativa, la Uil attacca: "Non scegliamo il silenzio. Diamo voce ai cittadini"

"Ci stupiamo che i dipendenti siano lasciati soli, a tranquillizzare i clienti di Brc e che non sia intervenuto un comunicato da parte dei Commissari per chiarire almeno gli aspetti sui quali la legge definisce alcune regole", afferma il segretario della Cst Uil

Il segretario della Cst Uil di Cesena, Marcello Borghetti, interviene sulla vicenda della Brc. "Anche il silenzio è un modo per prendere posizione e indubbiamente nella vicenda di Brc, che vede migliaia di soci correre il rischio di perdere il capitale sociale, il silenzio persevera - esordisce il sindacalista -. Si racconta che molti speravano che questa faccenda potesse scivolare via nel silenzio, ma così non può essere e così non sarà. La Uil ha scelto la strada più impegnativa di dare voce a questi cittadini, molti dei quali vogliamo ricordarlo sono lavoratori, pensionati, piccoli risparmiatori e certamente molti di queste persone, sono nostri associati".

"Vorremmo ricordare che in discussione sono anche i valori espressi dal credito cooperativo, valori imperniati sul territorio, le esigenze e le comunità locali, piccoli progetti, esigenze di famiglie e altro, ma abbiamo il timore che di valori, non si voglia nemmeno più discutere - continua Borghetti -. Vogliamo quindi andare al sodo e ribadire che 16 milioni di euro, a tanto corrisponde il capitale sociale di cui discutiamo, che rischiano molto concretamente di volatilizzarsi, non sono solo un gravissimo danno per tanti concittadini, che hanno investito i risparmi del proprio lavoro, per se stessi, per la famiglia e per i figli, ma sono soldi sottratti all’economia del territorio. Vogliamo ribadire che in questi tempi di crisi, queste considerazioni assumono un rilievo ancora superiore e accettare supinamente che questi cittadini siano abbandonati, è un fatto di gravità inaccettabile".

"Ci stupiamo che i dipendenti siano lasciati soli, a tranquillizzare i clienti di Brc e che non sia intervenuto un comunicato da parte dei Commissari per chiarire almeno gli aspetti sui quali la legge definisce alcune regole - prosegue il segretario della Cst Uil -. Ad esempio e secondo alcune verifiche che abbiamo fatto per tranquillizzare molti associati che si sono rivolti ai nostri uffici, il fondo di garanzia dei depositanti copre fino a 100.000 euro per intestatario sui depositi ovvero: conti correnti, certificati di deposito e libretti di depositi. Ad esempio, ci risulta che Federcasse e Federazioni, siano intervenute per garantire i sottoscrittori di prestiti subordinati e per tutelare questi risparmiatori. Ci chiediamo per quale ragione la Federazione abbia invece abbandonato i soci e non intervenga anche a tutela di questi risparmiatori?"

"E cosa si aspetta a fare una comunicazione puntuale su tutti quegli aspetti sui quali i clienti attendono notizie? - chiosa -. Perché persevera l’assordante silenzio di Commissari e quale ruolo intendono svolgere Federazione e movimento cooperativo e quale interesse intendono rappresentare le Istituzioni, sapendo che il giro di cittadini interessati e pari a decine di migliaia di persone? È così assurdo pensare che non la Uil, ma questi cittadini, abbiano diritto ad una risposta? Per quanto riguarda la UIL di Cesena, abbiamo in più occasioni e nelle varie situazioni che riguardano Brc, mosso rilievi meditati e a nostro giudizio opportuni, anche pubblicamente, e sulle questioni oggetto di dibattito in questo periodo, abbiamo in questi giorni inviato una comunicazione alla Banca d’Italia. Svolgiamo questo ruolo confidando che il muro di silenzio, prima o poi si rompa e che i cittadini possano ottenere le risposte a cui hanno diritto".

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