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Caso Auschwitz, Pd contro il sindaco di Predappio: "Senza memoria non c'è futuro"

La notizia del mancato contributo da parte del Comune di Predappio destinato alla partecipazione di due studenti a un viaggio di educazione alla libertà è "un segnale allarmante per la democrazia"

La notizia del mancato contributo da parte del Comune di Predappio destinato alla partecipazione di due studenti a un viaggio di educazione alla libertà è "un segnale allarmante per la democrazia": la pensano così gli esponenti del Partito Democratico di Cesena. "Vogliamo dimostrare il nostro pieno sostegno all’associazione Deina, che vede impegnati in prima persona nostri concittadini e che da sempre è attiva con progetti educativi rivolti in particolar modo ai giovani. Gli errori del passato – affermano dal Pd cesenate – ci dicono da che parte dobbiamo stare oggi. Noi stiamo dalla parte della democrazia e dalla parte della Costituzione che affonda le sue radici proprio nella lotta di Liberazione contro il nazifascismo. Questa è la storia che dobbiamo e vogliamo far conoscere ai ragazzi. E questo è possibile anche grazie ad associazioni come Deina che, ogni anno, organizza viaggi per l’Europa, nei luoghi più terribili della storia del Novecento e lo fa con competenza, preparazione e soprattutto con passione".

Proprio qualche giorno fa è stato lanciato anche un manifesto dallo storico Andrea Giardina, dalla senatrice a vita Liliana Segre e dallo scrittore Andrea Camilleri per ridare dignità nelle scuole alla storia: "Si tratta di un appello a tutti i cittadini e alle loro rappresentanze politiche e istituzionali per la difesa e il progresso della ricerca storica in un momento di grave pericolo per la sopravvivenza stessa della conoscenza critica del passato e delle esperienze che la storia fornisce al presente e al futuro del nostro Paese. Il Sindaco di Predappio ha affermato che si tratta di una ‘iniziativa di parte’ – concludono i democratici -, e noi siamo contenti di essere dalla parte giusta. Dopo la vicenda dei giorni scorsi della scorta assegnata a Liliana Segre per i numerosi insulti e minacce che riceve giornalmente, questo è un altro grave episodio e una sconfitta per tutti noi".

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