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CasaPound su tutte le furie: "Approvata una delibera ad hoc per negarci una sala già prenotata"

“Approvata una delibera ad hoc per bloccarci un evento ed una sala già prenotata”. Questo l’attacco di Massimiliano Lilliu, responsabile locale di CasaPound di Cesena, al Partito Democratico della città malatestiana

“Approvata una delibera ad hoc per bloccarci un evento ed una sala già prenotata”. Questo l’attacco di Massimiliano Lilliu, responsabile locale di CasaPound di Cesena, al Partito Democratico della città malatestiana. Ma il movimento non si dà per vinto, e per voce dello stesso Lilliu conferma che “proseguiremo con la nostra politica come sempre fatto. Sarà comunque organizzata la conferenza prevista e impugneremo legalmente questo atto”

Nella giornata del 26 ottobre, infatti, è stata approvata dalla giunta comunale di Cesena una modifica all'articolo 23bis del codice di convivenza civile  approvato lo scorso novembre che prevedeva la concessione di suolo e sale pubbliche solo a chi promulgava valori e metodi costituzionali. La modifica in questione prevede il "ripudio al fascismo”, come spiegano da CasaPound.

"La norma approvata un anno fa non ha impedito a CasaPound Italia, movimento legalmente riconosciuto e presente alle competizioni elettoral,i di fare banchetti in piazza e organizzare conferenze nelle sale pubbliche di Cesena, e questo a Lucchi ha dato fastidio. Ecco allora che proprio mentre siamo in attesa dal 25 settembre di conferma  di utilizzo si una sala pubblica con una conferenza dal titolo 'Sovranismo e Costituzione"'con l'avvocato Marco Mori, prevista per venerdì 23 novembre nel palazzo del Ridotto, spunta questa nuova delibera" spiega Lilliu, che continua: "Da una settimana la dott.ssa Bovero, responsabile della sala in questione si nega al telefono fino a che proprio nella giornata di ieri comunica al nostro avvocato, che era intervenuto in merito, che lunedì riceveremo altri documenti necessari alla prenotazione della sala, e siamo certi che ci richiederanno proprio una firma sul ripudio del fascismo".

"Lucchi è certamente ignorante in materia di Costitizione - prosegue Lilliu - e non sa che l'Italia ripudia la guerra, non il fascismo. Persino la XII disposizione transitoria che vieta la ricostituzione del Partito Nazionale Fascista prevede al secondo comma che persino i gerarchi del PNF sarebbero potuti essere democraticamente rieletti dopo 5 anni. Questo perchè la Costituzione non ammette una nuova dittatura non il libero pensiero politico".

"Non firmeremo mai quella richiesta anticostituzionale - conclude Lilliu - proseguiremo tuttavia con la nostra politica come sempre fatto, sarà comunque organizzata la conferenza prevista e impugneremo legalmente questo atto che viola l'art 21 della Costituzione".
 

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