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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Casali (Pdl): "85mila euro allo Iat, ma il comune si improvvisa"

"Nella seduta di giovedi 11 luglio - spiega Angelo Casali del pdl - è passata in Consiglio Comunale la delibera relativa all’affidamento della gestione dei servizi turistici allo Iat-R"

"Nella seduta di giovedi 11 luglio - spiega Marco Casali del pdl - è passata in Consiglio Comunale la delibera relativa all’affidamento della gestione dei servizi turistici allo Iat-R (Servizio Informazione e Accoglienza Turistica) ad un soggetto esterno all’amministrazione. Fino ad ora lo stesso servizio era gestito da una associazione temporanea d’impresa composta da Confesercenti  e Lord Travel che ha terminato la convenzione".

"La deliberà votata dalla maggioranza, con astensione del Pri e voto contrario di Pdl, Lega, Udc e Movimento 5 Stelle, riproporrà l’esternalizzazione del servizio per i prossimi 4 anni a partire dal 1 novembre 2013. Che dire su questa scelta? In primo luogo il costo, che sarà di 85 mila euro all’anno, in secondo luogo è bene sottolineare l’estrema superficialità, da parte delle giunta, nel fare il punto della situazione del servizio fino ad ora svolto. Nella delibera, depositata agli atti, si legge nelle premesse di un ottimo servizio svolto sia in termini di qualità che di flessibilità degli orari di apertura".

"Nessun dato a supporto, nessun numero che abbia permesso ai consiglieri intervenuti di capire se questo mezzo funzioni o meno. Si reputa, alla lettura delle delibera, ottimo il sol fatto di aver tenuto aperto nei giorni festivi e durante le manifestazioni di rilievo della nostra città. A nostro parere tutto ciò rappresenta semmai un prerequisito; ci mancherebbe altro infatti che un servizio di accoglienza turistica chiudesse proprio nei giorni di maggior afflusso dei turisti. Questo è il grado di analisi della nostra giunta, che non spiega, che chiede votazioni preconfezionate senza entrare nel tema. 85 mila euro sono tanti e pochi nello stesso tempo; sono tanti se spesi male, sono pochi se vogliamo, così come la giunta spesso predica, fare di Cesena una citta turistica".

"L’improvvisazione della giunta sta proprio qui nell’incapacità di fare il punto della situazione. I dubbi derivano invece dalla mancanza di un tema centrale sul turismo che la nostra città non è riuscita ancora oggi a proporre. Cibo di strada di tutte le nazioni, spesso di scarsa qualità, tende berbere montate nelle piazze, fiere che spesso si traducono in bancarelle magrebine, alla fine le solite. Nessun messaggio sul nostro territorio. Di temi invece ne avremmo eccome: dall’enogastronomia, alla cultura romagnola, alla sinergia con il mare e la montagna. Si preferisce invece vivacchiare raccontando di un turismo vivo, solo nella carta, senza analisi. La scelta di continuare nell’esternalizzazione del servizio di accoglienza, senza alcun dato sul lavoro svolto, è la cartina di tornasole di una politica turistica assente e improvvisata".

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