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Carta Bianca, Celletti: "L'insuccesso fa straparlare Lucchi"

Il sindaco Lucchi sull’orlo di una crisi di nervi. E lo capiamo. La nuova edizione di Carta Bianca è stato un flop ancora più clamoroso dell’edizione dell’anno passato

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

 Il sindaco Lucchi sull’orlo di una crisi di nervi. E lo capiamo. La nuova edizione di Carta Bianca è stato un flop ancora più clamoroso dell’edizione dell’anno passato. Indispettito, il Nostro, non potendosi rifare sui cittadini che hanno disertato l’appuntamento, si è accanito sulle opposizioni, ree, a suo avviso, di non aver partecipato alla kermesse e a non si sa quale dibattito.

Errore clamoroso di Lucchi, perché c’eravamo, eccome, alla serata inaugurale di Carta Bianca, quella cioè dove assessori e dirigenti hanno spiegato il poco e nulla che è stato realizzato dei progetti lanciati con la grancassa l’anno passato e dove il dirigente a metà (con Bologna) dell’urbanistica ha illustrato a grandissime linee alcune strategie per il nuovo piano strutturale.

E lì abbiamo purtroppo ascoltato affermazioni per le quali chiediamo seri approfondimenti, perché su queste molto ci sarà da discutere quando le carte saranno chiare sul tavolo, e abbiamo udito altre asserzioni di principio, di cui l’attuale Giunta si è appropriata, quasi fossero proprie verità rivelate, quando sono anni che noi le predichiamo inutilmente.
Forse il sindaco sperava in attacchi politici di maniera, da poter liquidare con la solita supponenza, visto che sarebbe stato impossibile per noi entrare nel merito dei documenti.
Il “suntino” delle linee strategiche del futuro Piano strutturale comunale, infatti, ci è stato consegnato solo alle 22.30 di venerdì sera. Che valutazioni avremmo mai potuto fare la mattina dopo su poche righe a carattere propagandistico?

Lucchi, quindi, non solo si è trovato spiazzato, ma ha dovuto anche affrontare un palcoscenico senza pubblico, costretto a interrogarsi sul perché la sua manifestazione (costata al Comune  ‘solo’ - ha tenuto a dire venerdì sera – poco più di 1.571 euro) abbia avuto così poco appeal, perfino tra i suoi.
Tra l’altro, paradosso dei paradossi, lo stesso sindaco nel pistolotto autoincensatorio di apertura della manifestazione, venerdì sera, aveva ammonito il pubblico a concentrare l’attenzione sui contenuti e non sul resto, cioè sull’attacco pregiudiziale.

Ebbene, lo abbiamo accontentato: mediteremo sulle dieci strategie del Piano strutturale comunale (ricordiamo che il Comune di Cesena arriva buon ultimo a realizzare il PSC) e poi ci esprimeremo nel merito.
Possiamo già invece dare un giudizio sulla prima parte della manifestazione. Non solo siamo rimasti colpiti dall’evidente imbarazzo mostrato dai relatori nello spiegare che, di tutto il progettare presentato l’anno passato, sarà concluso veramente poco. Per fortuna della città.
Ma siamo anche  sempre più convinti che questo libro di sogni, alcuni veri e propri incubi per il centro storico, debba essere definitivamente chiuso.

Da ultimo, un consiglio da amici: eviti il sindaco di fare certe affermazioni sull’opposizione che potrebbero ritorcersi contro di lui. Chi di comunicato ferisce, infatti, di comunicato perisce: Lucchi per primo dovrebbe saperlo, con l’esplosione inconsulta di scritti con cui inonda web e redazioni.
 

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