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Caro-bollette, Sirotti Gaudenzi (Lega): "Una ampia fascia della popolazione esclusa dai bonus di Hera, ma fatica ad arrivare a fine mese"

"Abbiamo presentato un ordine del giorno sull’utilizzo degli importanti dividendi percepiti da Hera per ridurre i costi delle bollette in modo uniforme a tutti gli utenti. Spiacciono il fragoroso silenzio della maggioranza sul tema"

“Nei giorni scorsi, sulla scia di una proposta della Uil che suggeriva ai Comuni di chiedere ad Hera di utilizzare gli utili per abbattere il caro bollette, sono apparse sulla stampa diverse opinioni, tra cui un articolo dove erano citate alcune iniziative assunte dalla stessa Hera a sostegno dell’utenza. Purtroppo, come si può ben immaginare, il sistema fa acqua da ogni parte non garantendo un trattamento uniforme a tutti gli utenti. Se si screma la propaganda dai fatti, emerge nel concreto la reale quanto scarsa ricaduta di queste iniziative pubblicate anche nel sito della multiutility “. Così in una nota il consigliere del Gruppo Lega Enrico Sirotti Gaudenzi.

“Prendiamo il piano rateizzazione che è rivolto esclusivamente ai clienti domestici. Per accedervi sono necessari requisiti molto selettivi: non avere il contatore chiuso, non avere fatture al recupero crediti, non avere debiti pregressi, e così via. Appare poi chiaro che le rateizzazioni possono essere distribuite fino a un massimo di nove mesi. E’ solo un’illazione, quindi, la notizia comparsa su alcuni media secondo cui Hera sarebbe disposta a valutare rateizzazioni superiori a 10 mesi. Ora come ora non è così”.

“Passiamo ai vari bonus sociali (riferiti all’acqua, all’energia elettrica o alle altre forme di energia) con l’erogazione di contributi relazionati all’ISEE dell’utente, come sancito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Se prendiamo in esame, per esempio, il bonus sociale per l’energia elettrica (per il quale la disciplina è peraltro simile agli altri bonus sociali riferiti ai diversi tipi di energia) comprendiamo bene - prosegue Sirotti Gaudenzi - come a beneficiarne siano solo alcune fasce di popolazione. Famiglie con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro; famiglie con indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa); titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza; famiglie con indicatore ISEE compreso tra 8.265 euro e 12.000 euro, con meno di 4 figli che non risultano percettori di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza. Tanto rumore per nulla, quindi, da parte di Hera. Ancora una volta, si trascurano tutte le altre fasce di popolazione, un’area grigia che fa sempre più fatica ad arrivare alla fine del mese senza aver diritto ad alcun bonus. Analogamente sono lasciati fuori tutti i titolari delle diverse attività commerciali e imprenditoriali. Chi ha un’attività, infatti, non riceve sostegni o bonus non potendo dimostrare, a causa del proprio fatturato o per il solo fatto di essere proprietario di beni strumentali alla propria attività, di avere difficoltà nell’immediato, pensiamo per esempio a certe bollette stratosferiche di cui ha dato notizia anche la stampa. Con il grave rischio, quasi una certezza come prevedono le Associazioni di categoria, di dover chiudere l’attività o di sospenderla con la conseguente perdita di posti di lavoro e di danni per ogni tipo di ciclo produttivo. L’energia, infatti, al pari del carburante e delle materie prime, dovrebbe avere un costo finale uguale per tutti gli utenti. A ragione, quindi, abbiamo presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale, sottoscritto anche da CSN e M5s, sull’utilizzo degli importanti dividendi percepiti da HERA Spa per ridurre i costi delle bollette in modo uniforme a tutti gli utenti. Spiacciono il fragoroso silenzio della maggioranza sul tema Hera e, soprattutto, la scarsa considerazione del sindaco Enzo Lattuca”.

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