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Via libera a stufe e camini? Il caro-energia irrompe in consiglio: si punta a "convincere" la Regione. Maxi-bolletta da 830 euro per il consigliere

L'emergenza energetica ha tenuto banco nel consiglio comunale di giovedì che si è protratto fino alla sera, sul tema è intervenuto anche il sindaco Enzo Lattuca. Interventi di Fabio Biguzzi (Lega) ed Enrico Rossi (Pd)

Il caro-energia ha fatto irruzione nel consiglio comunale di Cesena di giovedì, si tratta senza dubbio del problema più importante che stanno affrontando in questo momento famiglie ed imprese. Alcuni Comuni come Rimini e Santarcangelo hanno fatto uno scatto in avanti, andando a sospendere l'ordinanza regionale nel punto in cui disponeva, a beneficio della qualità dell'aria, i divieti all'utilizzo domestico per camini aperti, caminetti e stufe a legna o pellet fino alla classe 2 stelle per i territori sotto i 300 metri di altitudine.

Fabio Biguzzi, consigliere della Lega, (nella foto in basso) ha presentato un odg che invoca proprio la sospensione dei limiti alle modalità di riscaldamento delle case anche nei comuni che come Cesena sono sotto i 300 metri di altitudine. Il Pd ha presentato un emendamento che viene accolto dalla Lega, la richiesta è che la giunta comunale si attivi nei confronti della Regione affinché venga concessa una deroga al divieto di utilizzo di caminetti e stufe a legna o pellet: "Serve una deroga temporanea - ha insistito Biguzzi - c'è una impennata paurosa dei costi dell'energia, la Regione potrebbe e dovrebbe adottare una misura coraggiosa, ma soprattutto di buon senso, che mitigherebbe almeno in parte le ricadute del caro-bollette".

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Alcuni Comuni come Rimini e Santarcangelo in maniera autonoma hanno introdotto la deroga a questi divieti. "Ma parliamo di normative che arrivano dall'Europa - ha fatto notare il consigliere del Pd Enrico Rossi (nella foto in basso)- che devono essere rispettate dai Paesi membri". Rossi ha fatto una premessa: "L'area della Pianura Padana è una delle più inquinate in Europa anche perché si privilegia il traffico con le auto rispetto alle ferrovie e agli altri mezzi. La Regione Emilia Romagna, ma anche Veneto e Lombardia hanno adottato questi limiti, per noi l'ambiente è importante ma consideriamo quello che sta succedento, sappiamo che la Regione sta valutando e discutendo se cambiare questi parametri, non vogliamo eludere la normativa regionale come hanno fatto alcuni Comuni, ma preferiamo il dialogo".

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Il leghista Biguzzi ha invocato "un gesto di buon senso per andare incontro alle famiglie, stiamo affrontando una emergenza energetica, io ho stesso ho ricevuto una bolletta da 832 euro, forse ho esagerato con il climatizzatore.. Se la Regione riuscirà a trovare una quadra, questo andrà a vantaggio soprattutto delle famiglie meno abbienti che utilizzano le stufe più inquinanti. E' inoltre giusto che ci sia omogeneità sui territori, i divieti che devo rispettare io non valgono a poche centinaia di metri da casa mia, nel comune di Mercato Saraceno che supera i 300 metri di altitudine. Comuni come Rimini e Santarcangelo hanno contravvenuto, ma probabilmente è stato fatto a fin di bene".

Il sindaco Lattuca: "Non rinunciamo alle luminarie, ma si spegneranno alla mezzanotte"

L'emergenza energetica ha tenuto banco nel consiglio comunale di giovedì che si è protratto fino alla sera, sul tema è intervenuto anche il sindaco Enzo Lattuca. "E' il vero problema che stiamo vivendo non solo a Cesena, ma in tutta Europa, c'è grande preoccupazione per le conseguenze sulle famiglie e sulle imprese, soprattutto in vista dell'inverno. Per il risparmio energetico abbiamo dato una serie di indicazioni ai tecnici, pensate che in città abbiamo quasi 25mila pali della luce, non si gestisce tutto in maniera così semplice. Abbiamo coinvolto anche i dirigenti scolastici per condividere una serie di misure di contenimento del riscaldamento che partirà dal 22 ottobre. Abbiamo l'obiettivo di risparmiare 1 milione di euro con un'operazione calibrata che cerca di contemperare gli interessi in gioco. Non rinunciamo alle luminarie natalizie dall'8 dicembre, ma si spegneranno alla mezzanotte, è un segnale importante, anche il Natale si deve adeguare alla situazione che stiamo vivendo".

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