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Caporalato, pronta la Rete del lavoro agricolo di qualità

Il Ministero del Lavoro ha risposto all’interrogazione fornendo i dati della situazione locale (sono state verificate 58 aziende agricole, di cui 30 sono risultate irregolari

La lotta contro il caporalato viene rafforzata: la creazione della Rete del lavoro agricolo di qualità servirà a combattere con ancora maggiore efficacia un fenomeno lesivo della dignità del lavoro e delle persone.  Questo l’esito di una interrogazione a risposta scritta firmata dalla senatrice Mara Valdinosi, insieme ad altri colleghi senatori, con la quale si chiedevano informazioni sullo stato della lotta al caporalato con particolare riferimento alla situazione di Forlì-Cesena.  Il Ministero del Lavoro ha risposto all’interrogazione fornendo i dati della situazione locale (sono state verificate 58 aziende agricole, di cui 30 sono risultate irregolari. Sono stati riscontrati 44 lavoratori irregolari di cui 31 “in nero” ed un lavoratore extracomunitario sprovvisto di regolare permesso di soggiorno) e ha poi ribadito un crescente impegno per eliminare il fenomeno. 

“In un territorio a spiccata tradizione agricola come il nostro, contrastare il diffondersi del caporalato è fondamentale -spiega la senatrice Valdinosi -. Sono soddisfatta dalle azioni messe in campo dal governo, e in particolare dalla creazione della Rete del lavoro agricolo di qualità. Questo strumento introduce un meccanismo che premia, con un minor carico di controlli, le imprese che si contraddistinguono per la regolarità nei vari ambiti della propria attività. Ritengo che sia uno strumento utilissimo per contrastare il caporalato con efficacia,e che porterà importanti benefici al nostro territorio”. 

La Rete del lavoro agricolo di qualità è coordinata da una cabina di regia composta da un rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, del Ministero dell’economia e delle finanze, dell’Inps e della Conferenza delle regioni. La cabina di regia è presieduta dal rappresentante dell’Inps. La funzione che svolgerà la Rete è molto importante, in quanto tra i compiti principali si annoverano: la deliberazione sulle istanze di partecipazione alla Rete del lavoro agricolo di qualità; la redazione e l’aggiornamento dell’elenco delle imprese che partecipano alla Rete, escludendo coloro che perdono i requisiti; la formulazione di proposte al Ministero del lavoro e al Ministero delle politiche agricole in materia di lavoro e di legislazione sociale nel settore agricolo.

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