Cantiere delle 'Tre Piazze', le perplessità della Lega: "Dai costi alle difficoltà per residenti e aziende"

“In questi giorni si è tornati a parlare del rifacimento delle Tre Piazze in pieno centro storico. La Lega ha criticato fin da subito il progetto chiedendone un sostanziale ripensamento per diversi motivi, da quello architettonico, a quello economico e a quello della funzionalità per chi risiede o lavora in quell’area del centro storico”.Così in una nota i consiglieri comunali della Lega Antonella Celletti e Enrico Sirotti Gaudenzi.

“Il progetto (risalente a un concorso di un decennio fa) risulta avulso dal contesto storico/urbanistico in cui lo si inserisce. Sono elementi di perplessità la nuova pavimentazione, la pensilina bianca di acciaio sospesa davanti all’ingresso del quattrocentesco Palazzo del Ridotto, le fontane a raso, la collocazione di una statua di un noto artista cesenate, la cui scelta, tuttavia, non si sa da chi sia stata fatta. E a proposito di statue, visto il trattamento riservato  alla ‘Ruota umana’ di Masacci, sollecitiamo la Giunta a salvaguardare il cippo con il busto bronzeo di Renato Serra e la storica recinzione che lo circonda (ora in piazza Bufalini) e chiediamo cosa ne sarà della statua di Donna con il bambino di Richard Hess, dono del Comune ai suoi concittadini, posizionata in piazza Almerici nel 1998".

"Quanto poi all’edificio della Biblioteca Malatestiana Moderna e alla sua visione d’insieme, non può sfuggire che la struttura di piazza Bufalini risale al primo Ottocento, con aggiunte successive. Di qui si passa per visitare la Biblioteca quattrocentesca, la Memoire di Monde, la cui struttura basilicale risulterebbe ben più godibile se l’ingresso all’antico edificio fosse previsto dal chiostro di San Francesco (in via Montalti) o dalla Casa Bufalini. Se l’obiettivo del rifacimento delle Tre Piazze fosse stato il condivisibile recupero storico/artistico di quest’area, anche in chiave di promozione del turismo d’arte, il progetto avrebbe dovuto essere ben diverso. Si sarebbero potuti prevedere, per esempio, una ricerca più analitica della Cesena romana e il mantenimento in piazza Bufalini delle fondazioni della trecentesca chiesa di San Francesco (messe in luce e poi ricoperte) di cui si conservano, inserite nel palazzo Bufalini, l'abside e due monofore. E’ evidente che il criterio primario del progetto, così come richiesto dall’amministrazione, non era e non è tuttora la valorizzazione del patrimonio culturale cittadino".

Prosegue la Lega: "Passiamo ai costi. Nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione, non si è ancora avuta la provata certezza che i 3,3 milioni previsti per la realizzazione del progetto siano coperti da altri Enti. La storia di piazza della Libertà insegna. Infine, ma non ultime, le gravi ricadute del progetto sui residenti, sulla rete commerciale e sulle attività di ristorazione. Chi viene in centro città saltuariamente, per una passeggiata, non può comprendere le difficoltà che incontra chi vi risiede. La Giunta Lattuca, al contrario, ne è perfettamente consapevole, ma sembra che non gliene importi. Se il parcheggio è introvabile, se si è costretti a circolare obbligatoriamente in stradine anguste, se è impossibile fermare l’auto per scaricare oggetti pesanti, se per artigiani e corrieri è difficile sostare, senza considerare i costi per entrare in ZTL, se autoambulanze e Vigili del Fuoco non riescono a transitare se non contromano, tutto questo non conta".